- Questo topic ha 35 risposte, 14 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 10 mesi fa da ajanta.
-
AutorePost
-
Maggio 9, 2007 alle 1:15 pm #1265405giessePartecipante
Ho acquistato recentemente due anelli adattatori per montare obiettivi Contax Zeiss su corpi EOS. Possiedo una EOS350D, quindi nulla di particolare riguardo alle prestazioni del mirino, anzi… Per il momento ho fatto soltanto delle prove al fine di valutare la praticità d’uso e le prestazioni ottiche. Riguardo alla praticità posso dire che, nonostante le limitate prestazioni del mirino, l’esposizione stop-down non pone grandi problemi. Per diaframmi fino a 4-5,6 l’obiettivo Zeiss è migliore o, al limite, uguale a uno zoom standard; da 5,6 in su diviene evidentemente più “buio”, tuttavia la messa a fuoco rimane relativamente agevole in luce diurna. In condizioni di scarsa illuminazione (e con necessità di diaframma chiuso) le soluzioni sono due: mettere a fuoco a tutta apertura o sfruttare la scala delle distanze (in formato APS-C la profondità di campo è sempre piuttosto elevata, il che semplifica il problema). Da notare, comunque, che, normalmente, o la luce è abbondante e il diaframma è chiuso, o la luce è scarsa e il diaframma è aperto, per cui il problema della scarsa luminosità del mirino si pone assai raramente. Infine, per quanto riguarda l’uso dell’anello, lo si collega all’obiettivo ottenendo un insieme compatto, come se fosse un obiettivo Canon EOS: per la rimozione, basta spingere con l’unghia una molletta di sblocco e ruotarlo in senso contrario. A fronte di queste limitazioni e della mancanza dell’autofocus, si può contare su una qualità ottica da urlo. Ho letto più volte commenti del tipo “le ottiche Contax Zeiss sono state progettate 20 o più anni orsono: in questo periodo la tecnologia ha fatto passi da gigante, quindi un’ottica Canon o Nikon attuale non è da meno…”. Non sono affatto d’accordo! Provare per credere! A mio giudizio, con l’avvento del digitale, ci siamo semplicemente assuefatti al nuovo standard in fatto di qualità finale: tutte le considerazioni che valevano un tempo riguardo alla “tridimensionalità”, “ariosità”, “resa dello sfocato”, ecc. delle ottiche Zeiss o Leica sono più che mai attuali. Scattare col 28 e il 50 Zeiss (per ora ho provato solo questi, ma presto proverò anche il 35 e l’85) e confrontarne i risultati con quelli di un pur buon obiettivo zoom APS-C attuale, dà la stessa sensazione che si prova confrontando la zona di muro dietro un quadro (rimasta “bianca”) con quella esposta all’aria, i cui colori sono progressivamente degradati senza che ce ne accorgessimo più di tanto. Infine, penso che molti ricorderanno le prime foto fatte col 50/1,8: sfido chiunque a paragonarne l’impatto emotivo con quello ottenuto da uno zoom 28-70 o 17-70 o giù di lì, con cui, il più delle volte, non ti rendi nemmeno conto se hai scattato in posizione grandangolare o tele. Non sono un “nostalgico”, ma piace condividere questa mia esperienza. Molti stanno vendendo interi corredi Contax Zeiss acquistati con anni di risparmi per cifre irrisorie, senza rendersi conto che, con poche limitazioni (che non spaventano chi ha acquistato un corredo Contax e quindi ha una certa “esperienza” fotografica), potrebbero dare ancora infinite soddisfazioni. Pensate! La tecnologia digitale Canon EOS e la qualità ottica Zeiss! Concludo ricordando che, in formato APS-C: – con un 28/2,8 hai un 45 in formato 24×36 (ogni foto è una poesia) – con un 50/1,7 hai un 80, sempre 1,7!, in formato 24×36 (che ritratti!)
Maggio 9, 2007 alle 2:17 pm #1265416frabruniPartecipanteNon potrei essere più daccordo con le tue considerazioni, i mitici planar,tessar, distagon “occhio d’aquila” continuano ad essere un punto di riferimento ieri come oggi e anche in ambito digitale. Oltretutto queste ottiche risaltano ancor più se paragonate ai vari zoom proposti ultimamente a prezzi assurdi se comparati alle loro qualità intrinseche. Sono contento che ci sia ancora qualcuno in grado di apprezzare qualcosa di così semplice e bello, ritrovando magari il gusto della messa a fuoco manuale e misurazioni in stpdwn. Non prendermi per un vecchio nostalgico, anzi.. Ma ti confesso che ogni tanto tiro fuori la vecchia voigtlander a telemetro di mio padre con la quale ho iniziato a fotografare e mi diverto a mettere a fuoco col telemetro e far scattare l’otturatore centrale per sentire ancora quel trionfo di meccanica racchiuso nel sussurro del click. Allora si doveva pensare parecchio prima di scattare, le pellicole e le stampe erano costose e i primi risultati incerti, ma quanta soddisfazione quando andavi a riprendere le tue foto e ne trovavi qualcuna venuta proprio come volevi. Oggi prima si scatta, si guarda cosa è venuto fuori e poi (casomai) si pensa. Mi viene in mente la canzone di sanremo, la cambierei così: pensa, prima di scattare pensa,… Ben approdato tra i canoniani, ora sono curioso di vedere qualche immagine sul tuo album, ok?
Maggio 9, 2007 alle 2:52 pm #1265424FraElePartecipanteIo provengo da contax, ho acquistato l’anello adattatore con il chip che da il consenso per la messa a fuoco e devo dire che funziona anche bene. Ovviamente le regolazioni sono tutte manuali, quando il soggetto è a fuoco si accende il punto nel mirino. Con il 50 1.4 a 1.4 e con poca luce vi giuro che per me è utilissimo!! Paragonando a f:5,6 gli scatti fra il 24-70 2.8 canon e il 50 1.4 zeiss li trovo entrambi qualitativamente perfetti cambiano i colori: lo zeiss è più freddo e a mio parere ha uno sfocato più “tagliente”, il canon è più caldo. La cosa però che io preferisco è avere la ghiera per i diaframmi!! Per il resto concordo che svendere un corredo zeiss è una pazzia, e poi ogni tanto scattare a pellicola in tutto manuale a me piace ancora tanto!!
Maggio 9, 2007 alle 3:30 pm #1265429attilioPartecipanteCiao FraEle!Mi interessa quello che dici sull’anello adattatore con il chip.Anch’io lo uso, ma sun’analogica eos 1V, e purtroppo non mi funziona l’assistenza alla focheggiatura se non inserendo un pezzettino di carta, o qualche cosa di simile,per bloccare una levetta posta ad ore 10 all’interno del bocchettone porta ottiche; cosa pero’ un po’ scomoda e laboriosa.Sono contento di sapere quindi(se tu me lo confermi) che sul digitale questo problema non esiste. [lo] 😀
Maggio 9, 2007 alle 3:48 pm #1265433FraElePartecipanteCiao, quello a cui fai riferimento non credo sia legato al digitale perchè lo stesso problema del “pezzetto di carta” esisteva anche sulle prime digitali D30, D10, D60…. in ogni casso sulla 5d non devi mettere nulla e la conferma sulla focheggiatura è ache precisa!
Maggio 9, 2007 alle 9:27 pm #1265520EdgardoPartecipanteTempo fa ho commesso un errore pesante: ho venduto il mio corredo Contax, temendo che poi diventasse invendibile. Avevo il 28/2 (!!) il 50/1.4 Planar, l’85/1.4 (favoloso), il 135/2 Planar (secondo me il miglior 135mm di tutti i tempi, mostruoso) e il 180 Olympia Sonnar f/2.8. Del resto avevo appena iniziato ad usare un corredo Autofocus digitale canon (D60) e non avevo ancora capito che avrei potuto usare ottiche mauali Contax con opportuno anello, per cui….. sigh! Ora invece utilizzo, sempre con anello, alcune ottiche Leica R su Eos: 35/2.8 Elmarit 2à serie, 90/2.8 Elmarit 2à serie, 180/2.4 Apo Telyt. Sono ottiche molto molto belle, in particolare il 180 Apo che può tranquillamente essere definito stellare. Il corpo su cui le uso è attualmente una 1DMkIIN che fortunatamente ha un mirino molto luminoso, che facilita la messa a fuoco. Che posso dire ? Posso dire che si tratta di obiettivi in grado di dare immagini splendide, ma solo in condizioni ottimali. Ad esempio se: * sono incondizioni mettere a fuoco con sufficiente luce * posso mettere a fuoco con una certa calma * posso usare tempi di scatto decisamente rapidi (almeno 1/1000) allora produrrò immagini di altissimo livello, probabilmente un po’ superiori ad una equivalente focale canon, anche serie L (ma cavandomi gli occhi a furia di mettere a fuoco, il 180 apo ha una messa fuoco SUPER critica e se non sei perfetto l’immagine è inguardabile). Ma siccome nella vita reale le condizioni di ripresa guarda caso sono, più spesso che non, ben diverse dall’ideale, allora le cose non sono così scontate come sembra, per cui un’ottica con autofocus veloce e magari un bel sistema di stabilizzazione alla fine produce in notevole percentuale scatti globalmente migliori di un’ottica stellare ma completamente manuale. Quindi, massimo rispeto per i vecchi mostri sacri Zeiss e Leica, ci mancherebbe, però non dimentichiamoci che, con le moderne tecnologie, perchè la loro superiorità emerga è necessario che esistano particolari condizioni di ripresa, altrimenti la tecnologia… vince! Provare per credere. Edgardo
Maggio 9, 2007 alle 11:17 pm #1265546FraElePartecipanteVerissimo! La tecnologia è comunque sempre utile, però considera che se usi bene il diaframma, se hai abbastanza luce, riesci a correggere piccole imperfezioni di messa a fuoco. Io ho imparato con una FX3 yashica e negli scatti fatti al volo mi capitava più spesso di sotto o sovra esporre che sfocare (sempre in piena luce). Peccato per l’85/1,4 quello è davvero uno spettacolo: per me il massimo però è l’85 f:1,2 anniversario made in germany-da urlo (almeno su argento)!!!
Maggio 9, 2007 alle 11:31 pm #1265552EdgardoPartecipanteOriginariamente inviato da FraEle: Verissimo! La tecnologia è comunque sempre utile, però considera che se usi bene il diaframma, se hai abbastanza luce, riesci a correggere piccole imperfezioni di messa a fuoco. Io ho imparato con una FX3 yashica e negli scatti fatti al volo mi capitava più spesso di sotto o sovra esporre che sfocare (sempre in piena luce). Peccato per l’85/1,4 quello è davvero uno spettacolo: per me il massimo però è l’85 f:1,2 anniversario made in germany-da urlo (almeno su argento)!!!
Hai pure ragione, solo che devi considerare la mia età: a 51 anni suonati e con la mia vista in fase supercalante, la messa a fuoco manuale sta diventando davvero uno stress molto pesante. Per questo anche amo ormai molto gli autofocus: a parità di risultato mi permettono di stressarmi molto meno. Per l’85/1.4 sono d’accordo con te, ma quello che rimpiango di più resta il 135/2. Edgardo
Maggio 10, 2007 alle 10:12 pm #1265730FraElePartecipanteCosì però non vale!! Scherzi a parte 51anni- sei ancora un ragazzino – Ho amici che hanno 10/15 anni in + e con la hassemblad 501 fanno prima di me con l’autofocus ed il motore!! Quello che veramente fa la differena è solo l’esperienza e la sensibilità di ogniuno di noi! 135/2 …. non l’ho mai usato ma mi piacerebbe davvero tanto!
Maggio 10, 2007 alle 11:38 pm #1265742alexhPartecipanteInsomma anche le ottiche FD Canon erano manuali, però non ho mai fatto tutte queste foto fuori fuoco nemmeno col 300mm!
Maggio 10, 2007 alle 11:44 pm #1265745FraElePartecipanteHai ragione!! Il problema del fuori fuoco in manuale nasceva su uno scatto fatto a 30-40cm con fuoco 1,4 senza immagine spezzata nè microprismi. Con il mirino standard di una eos 5d per esempio diventa una situazione difficile almeno quando hai anche poca luce….
Maggio 11, 2007 alle 3:24 pm #1265842alexhPartecipanteMa ha un mirino per la messa a fuoco manuale di precisione la 5D quindi 🙂
Maggio 11, 2007 alle 3:36 pm #1265848FraElePartecipante… quindi cerca l’Ee-d o Ee-s non ricordo quale, provalo e sostituiscilo e comunque non credo nessuno dei due abbia nè immagine spezzata nè microprismi. E poi quando uso l’autofocus….. Troppo macchinoso per pochi scatti che faccio nelle condizioni di cui sopra!! [!?!]
Agosto 1, 2007 alle 2:05 pm #1280040spamatoPartecipanteciao a tutti! mi sono iscritto da qualche giorno e quindi sono nuovo. premetto che vengo dal mondo contax-zeiss e da poco mi sono convertito al digitale. mi potreste dare una mano d’aiuto? ho comprato una canon D400 con 2 obiettivi originali canon ma vorrei utilizzare anche i miei obiettivi zeiss con attacco contax del mio vecchio corredo (5 obiettivi superluminosi). ho comprato un adattore da inserire nella baionetta contax che è provvisto anche di contatti e a dire dalle specifiche tecniche del fabbricante, anche, di un microchip che dovrebbe simulare un obiettivo originale canon per confermare la corretta messa a fuoco. ho fatto diverse prove sia in automatico che in manuale e la fotocamera mi da sempre errore in quanto mi dice di pulire i contatti. qualcuno di voi ha esperienza con lo stesso adattatore? forse è un problemma di programmazione? vi ringrazio di cuore se mi date una mano. ciao
Agosto 1, 2007 alle 7:28 pm #1280118FraElePartecipanteCiao, ho fatto la stessa tua scelta: adattatore con chip – il mio però funziona bene, appena messo ha un poco di ritardo sulla prima conferma, poi lavora bene. L’indicazione del fuco a me rimane fissa a f/2. Io lo uso su corpo 5d, lo abbiamo provato anche su una 30d e funziona…. non vorrei sia un problema la 400d che è più nuova…. Se hai la possibilità prova su un’altro corpo per capire da cosa dipende (anello o corpo macchina).
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.