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Gennaio 2, 2008 alle 4:16 pm #13145131982darioPartecipante
mi intrometto nella discussione con una domanda…. che differenza c’è tra gli zeiss made in germany e quelli made in japan a parte il prezzo che mi sembra che per i primi si abbastanza + alto. il dubbio nasce dal fatto che su ebay si trovano si made in japan che in germay con prezzi diversi… quindi se lo zeiss made in japan ha la stessa qualità dell 85 f1.8 canon non vedo vantaggi… qualcuno ne sa di più? Ciao
Gennaio 2, 2008 alle 4:30 pm #1314516FraElePartecipanteCiao, la differenza è che la zeiss prima della fusione di contax e kyocera produceva tutte le lenti in germania, (West Germany) poi ha iniziato a produrre nelle fabbriche kyocera (Japan) con progetti zeiss la maggior parte delle ottiche tranne quelle più importanti o raffinate che venivano sempre prodotte in germania. In linea di massima dovrebbero essere uguali (tranne che quelle prodotte in japan possono essere usate su contax anche in TV e PROGRAM mentre le altre puoi usare solo AV) Io personalmente preferisco le Made in West Germany che sì sono più vecchie ma dovrebbero essere anche state fatte con controlli e qualità più severe…..
Gennaio 2, 2008 alle 5:09 pm #13145351982darioPartecipante… nonchè radioattive
Gennaio 9, 2008 alle 10:03 pm #1316648juniorz3PartecipanteUn caloroso saluto a tutti! ..e un grazie per i preziosi contributi che trovo su questo forum! E’ il mio primo messaggio. Sono possessore da pochi giorni di una EOS 400D, e sono soddisfatto della mia prima reflex digitale. Ho utilizzato per 25 anni una Contax 139 che mi ha dato grandi soddisfazioni. Mi sono così procurato un anello adattatore per montare le “vecchie” ottiche Zeiss sul nuovo corpo. Ho fatto qualche scatto con il Sonnar 135 e vi posto una foto per i vostri commenti. A me sembra un ottimo risultato. La foto è ridotta e scattata in jpg. Non ho apportato nessuna correzione. Tutta apertura e priorità di diaframmi. Saluti! [IMG]public/imgsforum/2008/pinta2.jpg[/IMG]
Gennaio 9, 2008 alle 10:15 pm #1316655FraElePartecipanteLo trovo un ottimo risultato, sarebbe interessante sapere a che velocità ha scattato la macchina e a che distanza eri perchè considerando che la messa a fuoco minima è di circa 1,5mt e a 2,8 di fuoco hai ancora una buona profondità di campo…. l’unica cosa ma non so se è per colpa delle impostazioni del mio monitor mi pare un filo scura….
Gennaio 20, 2009 alle 2:28 pm #1428128ajantaPartecipanteOriginariamente inviato da giesse: Ho acquistato recentemente due anelli adattatori per montare obiettivi Contax Zeiss su corpi EOS. Possiedo una EOS350D, quindi nulla di particolare riguardo alle prestazioni del mirino, anzi… Per il momento ho fatto soltanto delle prove al fine di valutare la praticità d’uso e le prestazioni ottiche. Riguardo alla praticità posso dire che, nonostante le limitate prestazioni del mirino, l’esposizione stop-down non pone grandi problemi. Per diaframmi fino a 4-5,6 l’obiettivo Zeiss è migliore o, al limite, uguale a uno zoom standard; da 5,6 in su diviene evidentemente più “buio”, tuttavia la messa a fuoco rimane relativamente agevole in luce diurna. In condizioni di scarsa illuminazione (e con necessità di diaframma chiuso) le soluzioni sono due: mettere a fuoco a tutta apertura o sfruttare la scala delle distanze (in formato APS-C la profondità di campo è sempre piuttosto elevata, il che semplifica il problema). Da notare, comunque, che, normalmente, o la luce è abbondante e il diaframma è chiuso, o la luce è scarsa e il diaframma è aperto, per cui il problema della scarsa luminosità del mirino si pone assai raramente. Infine, per quanto riguarda l’uso dell’anello, lo si collega all’obiettivo ottenendo un insieme compatto, come se fosse un obiettivo Canon EOS: per la rimozione, basta spingere con l’unghia una molletta di sblocco e ruotarlo in senso contrario. A fronte di queste limitazioni e della mancanza dell’autofocus, si può contare su una qualità ottica da urlo. Ho letto più volte commenti del tipo “le ottiche Contax Zeiss sono state progettate 20 o più anni orsono: in questo periodo la tecnologia ha fatto passi da gigante, quindi un’ottica Canon o Nikon attuale non è da meno…”. Non sono affatto d’accordo! Provare per credere! A mio giudizio, con l’avvento del digitale, ci siamo semplicemente assuefatti al nuovo standard in fatto di qualità finale: tutte le considerazioni che valevano un tempo riguardo alla “tridimensionalità”, “ariosità”, “resa dello sfocato”, ecc. delle ottiche Zeiss o Leica sono più che mai attuali. Scattare col 28 e il 50 Zeiss (per ora ho provato solo questi, ma presto proverò anche il 35 e l’85) e confrontarne i risultati con quelli di un pur buon obiettivo zoom APS-C attuale, dà la stessa sensazione che si prova confrontando la zona di muro dietro un quadro (rimasta “bianca”) con quella esposta all’aria, i cui colori sono progressivamente degradati senza che ce ne accorgessimo più di tanto. Infine, penso che molti ricorderanno le prime foto fatte col 50/1,8: sfido chiunque a paragonarne l’impatto emotivo con quello ottenuto da uno zoom 28-70 o 17-70 o giù di lì, con cui, il più delle volte, non ti rendi nemmeno conto se hai scattato in posizione grandangolare o tele. Non sono un “nostalgico”, ma piace condividere questa mia esperienza. Molti stanno vendendo interi corredi Contax Zeiss acquistati con anni di risparmi per cifre irrisorie, senza rendersi conto che, con poche limitazioni (che non spaventano chi ha acquistato un corredo Contax e quindi ha una certa “esperienza” fotografica), potrebbero dare ancora infinite soddisfazioni. Pensate! La tecnologia digitale Canon EOS e la qualità ottica Zeiss! Concludo ricordando che, in formato APS-C: – con un 28/2,8 hai un 45 in formato 24×36 (ogni foto è una poesia) – con un 50/1,7 hai un 80, sempre 1,7!, in formato 24×36 (che ritratti!)
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