[reynolds]

Ho scattato oggi questa foto, montando il polarizzatore circolare Cokin da 77 mm sul mio Canon 70-200 mm f 2.8, e direi che la resa è ottima, considerando il costo di soli 50 euro. L’importante, secondo me, non è la marca, ma il modo in cui lo si ruota per polarizzare la luce. [IMG]public/imgsforum/2007/IMG_2546.jpg[/IMG]

[bepoc]

Domanda: Cosa ha di meglio(termine chiaramente soggettivo) un filtro polarizzatore costoso e con caratteristiche adeguate al costo(non sempre lo e`)? 1) Efficiente trattamento antiriflessi. Essendo il filtro piatto la luce di un punto molto luminoso riflessa dal sensore viene riflessa indietro dal filtro e riappare simmetrica rispetto al centro del sensore. Cattivi trattamenti antiriflesso erano usati dai cacciatori di UFO. I polarizzatori B&W con trattamento non MCR costano circa come i Cokin . 2) Parallelismo delle superfici. Se non ottimo si avra` un aumento della distorsione dell’obiettivo. Effetto visibile dove esistono linee rette ampie quasi quanto il fotogramma (foto di architettura). 3) Vetro ottico. Ossia senza disuniformita` nella massa vetrosa che causano problemi come al punto 2). 4) Filtri Kaesmann Sono cementati e quindi meno sensibili a condizioni ambientali avverse e con due superfici in meno. Dovrebbero, ma il dubbio e d’obbligo, avere anche una lavorazione piu` accurata. 5) Rapporto tra trasmissione e stop. Questo rapporto non appare mai nelle specifiche per cui e` probabile(non sicuro, ma molto probabile) che sia lo stesso in tutti i filtri. Dopo tutto si tratta sempre di un acrilico stirato. Ora nell’immagine non vedo nessuna di queste situazioni. Non e` valutabile nemmeno la 5)perche` sarebbe stato necessario vedere filtri diversi.

[Autore]

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