Come per tutte le attività, anche in fotografia ci sono alcune caratteristiche che si possono comprare, altre, quelle più importanti, che vanno costruite nel tempo. E infine altre che o le hai o… è dura…tipo la passione e il talento.Le “regole” tecniche sono banali ma sono alla base di una buona immagine, sempre, e possiamo così riassumerle:- L’esposizione deve essere corretta, sui soggetti: poiché lo sfondo è sovente più scuro dei giocatori, spesso si preferisce sottoesporre in automatico di 1/3 di diaframma o più.. O scattare in manuale. Mai farsi trarre in inganno dallo sfondo, che è sempre meglio resti più scuro dei soggetti, che sono i giocatori, per staccarli e dare maggiore profondità all’immagine.- la MaF (messa a fuoco) deve essere sul soggetto principale, in genere il viso del giocatore con la palla. Meglio gli occhi. Non è facile? Chi ha mai detto che fare belle foto di sport fosse facile? Certo che più è aperto il diaframma e minore sarà la Profondità di Campo (PdC), cioè la parte a fuoco davanti e dietro il punto di MaF.- il soggetto deve essere nitido, almeno in parte, quindi non mosso. La palla o la mano mossa possono talvolta aiutare a rendere l’idea della velocità e del movimento, ma senza abusarne. Tempi di scatto più lenti di 1/250 di sec sono a rischio, meglio stare su 1/500 e più brevi.- l’orizzonte deve essere dritto. Se non lo è, si può correggere in PP (post-produzione), ma è una fatica in più. Bisogna saper scattare bene, senza contare sulla PP.- il bianco deve essere bianco. Sembra ovvio, ma si vedono troppe immagini giallastre o azzurre! Una fotografia tendente al giallo o all’azzurro è sgradevole da vedere quanto una storta o sfocata. Il bianco meglio farlo manuale, inquadrando qualcosa di realmente bianco o grigio medio e impostandolo in manuale.- L’inquadratura non deve contenere oggetti di disturbo: teste di persone davanti a noi, oggetti, balaustre, ecc.
Quali sono gli strumenti che maggiormente facilitano il compito del fotografo?
Qualcuno si chiederà “ma serve proprio una reflex per fare belle foto di basket?” La risposta è SI.
Almeno allo stato attuale (2012), nessun sistema fotografico può competere con una reflex di qualità che monta ottiche di pari livello. Non vogliamo dire che con una compatta, una mirrorless o un bridge non si possano fare foto di sport e in particolare di basket, ma scordatevi di ottenere decine di immagini belle e qualcuna spettacolare.
La reflex sarà corredata da un paio di ottiche luminose, in genere uno zoom grandangolare e uno zoom tele, tipo 24-70 e 70-200, entrambi f/2.8. Ma anche il 24-105/4 va bene. Coi sensori di oggi il flash non serve: spara ombre, indurisce le foto, disturba l’atmosfera. Oggi lo usa solo chi vive ancorato a vecchi canoni ormai superati. Contento lui…
Due zoom di qualità (uno tele e uno grandangolare) garantiranno la copertura di quasi tutte le lunghezze focali necessarie nel basket e una luminosità ideale per scattare con tempi veloci e sfocare lo sfondo. D’altra parte, se il 90% dei fotografi di basket usa queste ottiche (oltretutto costose), un valido motivo c’è.
Oltre al PC per trasmettere le foto in tempo reale, ultimamente anche l’iPad è entrato con prepotenza nei palazzetti, come book portatile ma principalmente per scaricare e inviare alle redazioni dei siti web le immagini scattate in tempo reale. Quando entrate in Dailybasket e a fine partita potete già leggere i commenti e vedere le foto, vuol dire che giornalista e fotografo hanno lavorato in perfetta sintonia per confezionare un articolo tempestivo e interessante per il lettore. Fare foto da bordo campo con una compatta non potrà mai dare i risultati di una reflex professionale corredata da ottiche di qualità.