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Ottobre 12, 2007 alle 3:45 am #1297655fegatofrittoPartecipante
ottimo scattare direttamente in bianco e nero. Non è nelle mie abitudini, ma se ci sta un po’ di postproduzione la puoi comunque fare. anche io ti consiglio l’uso dei filtri colorati che ti esaltano alcune tonalità. Se non li hai “reali” usa quelli della macchina, ma i miei preferiti sono quelli veri! Belle foto, ottima la location. L’idea di attori in un cimitero è rischiosa, ma di buon effetto. Anche a me piace la ragazza che mangia, ha un’espressione da bimba beccata sul fatto che tenta di fare l’innocente.
Ottobre 12, 2007 alle 3:37 am #1297653fegatofrittoPartecipantel’85 mm 1.8 è strepitoso. Unico problema che ho riscontrato è una notevole aberrazione cromatica sui bordi, anche lavorndo a diaframmi abbastanza chiusi. E se usato di notte tende a trasportare le luci. Però di notte con luci io lo uso in b/n e non ha queòl problema. In generale però è uno dei miei obiettivi preferiti.
Ottobre 9, 2007 alle 3:13 am #1296784fegatofrittoPartecipantein effetti il fuoco sembrerebbe sull’indice sinistro…sulle impronte digitali per la precisione. Medico legale? 😀 Non so, io avrei evidenziato anche una parte dello stetoscopio e il bracciale, in pratica tutto il kit “pressorio”, magari presi a pezzi in modo da suggerire ma non dire tutto. Sarà che sono troppo abituata alla visuale che hai fornito che alla fine mi stufa un po’… vederlo dalla parte del paziente? (?)
Ottobre 9, 2007 alle 2:55 am #1296778fegatofrittoPartecipantePer ritratti in studio, quindi con soggetti statici, secodno me sono meglio i fissi. come ti han detto il 75mm o l’85mm. Il 135 se hai una piazza d’armi! 😀
Ottobre 9, 2007 alle 2:43 am #1296771fegatofrittoPartecipanteOriginariamente inviato da alexh: Sarebbe istruttivo per chi inizia 🙂 Comunque la vignettatura è la caduta di luce ai bordi ed è abbastanza visibile a piena apertura, quando i bordi del fotogramma sono un po’ sottoesposti rispetto al centro, la quantità del fenomeno dipende dalla qualità dell’ottica.
ricordo che una volta che stavo giocando con vari filtri ho ottenuto una vignettatura, ne avevo montati due uno sull’altro. Troppe lenti, ma l’effetto era anche carino, mi ricordava un po’ certe foto fatte con una macchina giocattolo, la Holga. C’è chi la compera apposta per fare foto con difetti e vignettature.
Ottobre 8, 2007 alle 2:36 am #1296492fegatofrittoPartecipanteIl bianco e nero, il mio amore!Il mio primo amore, dovrei dire, ma lo è ancora adesso. Ho imparato a fotografare da bambina, in bianco e nero. Dovrei dire che prima ho imparato a sviluppare in bianco e nero, mio papà mi faceva fare tempi di bagno diversi per la stessa foto, e poi discutevamo su quale era il migliore, quale esaltava la scala dei grigi, quale appiattiva. Poi le prime uscite sul campo, le prime foto, i mille errori e la scoperta: pensare in bianco e nero! E’ diventato tutto più facile, le luci e le ombre erano “diverse” così, le scale dei grigi anche. Poi i primi filtri da bianco e nero, esaltare certi toni e nasconderne altri. Ora anche col digitale faccio tanto bianco e nero, ma cerco di non dimenticare il passato, cerco di scattare direttamente così, non amo la postproduzione. E se posso già nello scatto uso i cari vecchi filtri, perché quelli del software della macchina e quelli della postproduzione non sono comparabili in riuscita al vecchio filtro davanti all’obiettivo. Ho provato, la stessa identica foto senza filtro, col filtro applicato e col filtro software. Arrivata a casa a quella senza filtro ho “lavorato” al pc per simularlo. Risultato…continuo ad usare i vetri (o)
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