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Grazie

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Grazie per le tue osservazioni

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Altre fotografie

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Grazie Albo per le tue considerazioni. Sapevo già in partenza, visto la scarsa luminosità che sarebbe stato difficile tener tempi brevi, ma non volevo strafare con gli ISO (6400 mi sembrano già troppi). Così mi sono dedicato principalmente a cogliere i momenti salienti della band….

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Grazie

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Grazie per le tue considerazioni…ecco il lavoro completo (le mie preferite)!!!

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[quote=”Itzer” post=681787]Ritengo che in fotografia, ma non solo, sia soprattutto la faccia a comunicare l’essenza di una persona, questo è solo un tizio incappucciato di spalle che non mi dice proprio nulla di se.
Insomma, una mezza foto, un non senso.
Perdonami, ma è la mia sensazione.[/quote]

Grazie per le tue considerazioni…perdonarti di cosa? E’ un tuo pensiero ed è giusto che tu lo possa esprimere. Ritengo che ognuno di noi, di fronte ad una foto del genere ha una sua visione delle cose. In fondo siamo su questo forum per confrontarci!!!

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[quote=”Robyric74″ post=681790]Ciao….
Oltre hai consigli di Bexio, prova anche a utilizzare tempi di scatto leggermente più veloci!! Non ho ingrandito la foto, ma secondo me è anche micromossa, Occhio quando fai la conversione in b/n, secondo me hai esagerato con i neri!! La maglietta è un pugno nell’occhio!! [scr][/quote]

Purtroppo il micromosso ci sta tutto avendo scattato ad 1/4 di secondo.

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[quote=”Albo49″ post=681785]Io non sono contrario a riprendere situazioni di disagio. Consapevoli del fatto che molti osservatori tendono a criticare questo genere di scatti, converrebbe rendere evidente la parte progettuale. L’osservatore, attraverso l’idea dell’autore, dovrebbe percepire empatia e “dialogo” con il soggetto. Questa foto sembra più uno scatto di un gruppo di persone dove compare una figura sfocata – una “non persona” più che un senza faccia..[/quote]

Sicuramente il titolo non è molto esplicativo. “No face” perchè di proposito ho deciso di non fotografare il volto. Questa fotografia fa parte di una serie dove i senza tetto non sono visibili in viso.L’ intento era proprio quello di mantenere il fuoco sulle persone e, per far sembrare il senzatetto inesistente agli occhi dei passanti. Forse il titolo piu’ giusto era ” Invisibili”.
grazie come sempre per i tuoi commenti

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[quote=”bexio” post=681764]Ciao,
interessante la tua idea di immortalare il movimento con tempi più lunghi, purtroppo a mio parere il risultato non è dei migliori. Sfondo e punto di ripresa non hanno giocato a favore così come il taglio del fotogramma.
Ciao! Riccardo.[/quote]

Grazie per le tue osservazioni. A proposito, foto scattata nella Tua Torino

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Preferisco la n.11 per il bel b/n e la n. 14 perchè ha qualcosa di poetico.Comunque tutti scatti fantastici.

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[quote=”Lookaloopy” post=681672][quote=”sapi10″ post=681669]Premettendo che questi scatti di still life non fatto parte di nessun progetto, ma sono scatti singoli per questo ho aperto un altro post (forse sbagliando ). Mi preme anche dire che io non ho disertato nessuna discussione sullo scatto “aglio olio e…” precedentemente pubblicato; in quell’occasione ho letto i commenti e li ho accettati (magari avrei dovuto quantomeno ringraziare; non l’ ho fatto e chiedo scusa )!!!
Per quanto riguarda questo scatto, quello che a lei sembra del pane, in realtà è del sapone fatto in casa. Quindi non c’è nessun accostamento cibo/biancheria/lampada spenta, ma bensì un accostamento sapone fatto in casa/biancheria/ferro da stiro a carbone/e lume a petrolio (e forse da più senso al tutto).
L’ intento era quello di mettere in risalto un modo di vivere prima del famoso boom economico e prima dell’ era super tecnologica.
Per quanto riguarda le ombre sono volutamente chiuse.[/quote]

Sapi sui forum ci si da del tu, il lei è fuori luogo, siamo qui per condividere in tono colloquiale 😉

Il fatto che io, e anche Angor, abbiamo scambiato il sapone per del pane, prova il fatto che la luce e di conseguenza l’esposizione scelte non si sono rivelate efficaci ai fini dello scatto, troppo forti, troppo dure.
Se l’intento era quello di mettere in risalto un modo di vivere anteriore all’era super tecnologica, lo scatto sarebbe stato più coerente se illuminato da una luce fioca, morbida e calda, qui l’illuminazione sa di LED lontano un miglio…Paradossalmente avrebbe avuto un esito sicuramente più efficace se l’unica fonte di illuminazione fosse stata proprio la lanterna accesa ;)[/quote]
Scusa se sono risultato scortese dandoti del lei, non era mio intento.La luce che illumina la scena è di una torcia con una lampadina led che io punto sugli oggetti ed, accentuata in post produzione. Sarebbe piaciuto anche a me utilizzare il lume, ma una piccola lesione , non mi ha permesso di caricare il petrolio.Grazie per i commenti. P.s. Giusto per liberare il campo da ogni possibile fraintendimento, io non ho creato nessuna polemica sul fatto che il post sia passato inosservato e credo che non fosse nemmeno l’ intento di Itzer. Ritengo sia normale.Credo che nessuno di noi è 24h sul pc. Grazie e ai prossimi scatti

[sapi10]

[quote=”Albo49″ post=681671]Non entro nel merito del messaggio, capita che non arrivi subito e che si renda necessaria una spiegazione. L’autore ha un’idea e cerca un modo (fotografico) per veicolarne i contenuti.
Osservando l’immagine vedo alcuni oggetti posizionati alla benemeglio su un sacco di juta increspato (meglio un tavolo di legno), con una illuminazione tipo spot eccessivamente diretta/forte, in contrasto con la probabile luce fioca e calda dei tempi passati. Anche se rappresentativi del tempo che fu, la relazione tra gli oggetti e la loro collocazione mi sembra approssimativa (il lume spento sembra più un soprammobile). Affinando la tecnica e la composizione della scena, sono certo che i prossimi scatti raccoglieranno maggiori consensi.[/quote]
Grazie Albo per il commento.Purtroppo ormai il lume è un soprammobile (ha una piccola lesione e non me la sono sentita di rischiare di caricarlo col petrolio).La luce che illumina gli oggetti è una piccola torcia con una lampadina led ( a trovarne una tradizionale) che io oriento sugli oggetti. Sarebbe piaciuto anche a me poter illuminare tutto col lume. Per quanto riguarda la posizione degli oggetti, quella che vedi, è quella che ha me ha soddisfatto di più in base allo spazio che avevo a disposizione. Sicuramente sarebbe stato meglio lasciare più aria tra gli oggetti.Grazie ancora per le tue dritte fotografiche.

[sapi10]

[quote=”Angor” post=681668]l’idea è buona, ma anche io fatico a trovare il filo conduttore: mentre nella prima foto gli elementi “italici” erano evidenti, anche se non caratteristici di “come eravamo”, qui lampada, ferro da stiro, pane sono elementi tipici “di una volta”, ma comuni a molti altri Paesi occidentali.[/quote]
Le posso garantire che anche questi sono elementi abbastanza Italici.
Io ricordo ancora le mie nonne che usavano i lume a petrolio, il ferro da stiro a carbone e, le posso garantire che in alcune zone ancore si fa il sapone in casa (forse oggi il progresso ci ha fatto dimenticare un po’ di cose, ma viva il progresso) . Più italico di così ( tra l’ altro con questi scatti non ho mai voluto sottolineare una certa italianità ) .Grazie del commento

[sapi10]

Premettendo che questi scatti di still life non fatto parte di nessun progetto, ma sono scatti singoli per questo ho aperto un altro post (forse sbagliando ). Mi preme anche dire che io non ho disertato nessuna discussione sullo scatto “aglio olio e…” precedentemente pubblicato; in quell’occasione ho letto i commenti e li ho accettati (magari avrei dovuto quantomeno ringraziare; non l’ ho fatto e chiedo scusa )!!!
Per quanto riguarda questo scatto, quello che a lei sembra del pane, in realtà è del sapone fatto in casa. Quindi non c’è nessun accostamento cibo/biancheria/lampada spenta, ma bensì un accostamento sapone fatto in casa/biancheria/ferro da stiro a carbone/e lume a petrolio (e forse da più senso al tutto).
L’ intento era quello di mettere in risalto un modo di vivere prima del famoso boom economico e prima dell’ era super tecnologica.
Per quanto riguarda le ombre sono volutamente chiuse.

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