Home » bepoc – Divagazioni estemporanee sugli obiettivi che “tagliano le pietre”

Share This Post

bepoc

bepoc – Divagazioni estemporanee sugli obiettivi che “tagliano le pietre”

bepoc – Divagazioni estemporanee sugli obiettivi che “tagliano le pietre”

Per osservazioni e commenti clicca QUI

 

Dal titolo sembra una canzone di Antoinè, ma non è così`.
È una semplice divagazione sugli altisonanti aggettivi che gli Appassionati assegnano agli obiettivi.
In un Thread dedicato a quanto fossero visibili le differenze tra:
1) Un 18-55 IS, chiamato anche “Stabilotto” (i Monzesi non ridano).
2) Un 24-105 f/4.
Un Appassionato, lodando il 24-105, ha scritto:
[quote]Citazione
… e ad f/8 taglia le pietre ….[/quote]
Trovo gli aggettivi usati uno specchio del fatto che qualsiasi passione, se abbastanza intensa, può essere cieca.
Normalmente questa caratteristica è attribuita alla passione per le donne e per il gioco.
Ma non è vero, anche la passione per la fotografia può, a buon diritto, farne parte.

Da altri messaggi vedo che questi aggettivi hanno anche un effetto collaterale negativo.
Alcuni non li interpretano come un modo di dire interno ad un gruppo mistico, ma in senso letterale.
Cominciano a spendere soldi in obiettivi e si riducono come quelli che trascorrono le giornate attaccati alle macchinette mangiasoldi.

La cosa mi ha stimolato a fare una prova in doppio cieco.
Ho trovato solo una 20D con il 18-55 NON IS il cosiddetto Plasticotto (o Ciofegon che dir si voglia).
La prova dovrebbe essere ancora più severa perchè tutti quelli che lo hanno posseduto lo definiscono di gran lunga peggiore del suo fratello IS.
Il 24-105 nisba.
Potrei provare ad aumentare la base iscrivendomi ad un circolo fotografico.
Ad Airuno c’è nè uno (tutti gli altri son nessuno).
Ma per il momento, possedendo un 50mm f/1.8 (detto il Cinquantino) che tutti definiscono molto nitido, ho fatto il confronto con questo.

Del resto non assicuro che il 24-105 mi sarei arrischiato a provarlo.
Se taglia le pietre, taglia ancor meglio i mattoni e, ritrovarmi sotto un cielo stellato, non è il massimo.
Le guide turistiche giudicano gli alberghi in base al numero di stelle.
Ma credo valga solamente per un numero di stelle molto limitato.
Quando le stelle sono troppe la validità del metodo viene meno.

Per il confronto ho usato la 20D.
Il confronto riguarda esclusivamente “la risoluzione”.
Il parametro che è fonte di estasi paradisiache e di depressioni infernali.
All’uopo ho usato una carta ISO 12233 di 1.0×0.6m.
La distanza di ripresa di 2m fornisce l’inquadratura (quasi)corretta.

Prima di iniziare mi sono domandato: “Quali errori posso commettere?”:

1) Uno dei principali è la messa a fuoco.
Se l’obiettivo dei sogni è un obiettivo da 100 linee/mm un CoC di 0.01mm mi cancella completamente la risoluzione.
per non influire visibilmente devo stare ad almeno un quarto, quindi 0.0025mm
Una tabellina per il 50mm e la distanza di 2m.
f/1.4 = +/-0.5cm
f/2.0 = +/-0.8cm
f/2.8 = +/-1.1cm
f/4.0 = +/-1.6cm
f/5.6 = +/-2.2cm
f/8.0 = +/-3.2cm
Sono tolleranze abbastanza strette che impongono un accurato parallelismo Sensore/Targhet

2) Il punto di prospettiva dei due obiettivi.
L’ho verificato.
Sul 50mm cade praticamente al centro della lente frontale.
Sul 18-55mm cade, a tutte le focali, 1.5cm dietro al bordo anteriore della ghiera di zoom.
La lente frontale si sposta, oltre che con lo zoom, anche con la messa a fuoco, ma l’influenza sul punto di prospettiva e scarsa.

3) Parallelismo Soggetto – Sensore.
Ho appeso la carta al muro e nè ho curato l’orizzontalità.
Ho posizionato il cavalletto con l’asse di rotazione della testa a 2m esatti dalla carta ed ho aggiustato la posizione fino a quando le due distanza asse di rotazione <-> bordi della carta erano uguali e pari a 2.062m.
In questo modo avevo la macchina centrata lateralmente.
Nota: Una differenza di 1cm, tra le due, vale circa 0.5gradi
Ho segnato la posizione dei piedini sul pavimento in modo da non dover ripetere la laborosa procedura.
Ho montato la testa a cremagliera 410.
Ho montato la macchina con una slitta 454 per poter variare la distanza, per scegliere il fuoco migliore, senza spostare nulla.
Ho regolato l’altezza della colonna in modo che il centro della baionetta fosse esattamente all’altezza del centro della carta.
In questo modo avevo la macchina centrata verticalmente.
Ho montato il 50mm ed ho fatto coincidere il punto centrale di autofocus con il punto centrale della carta.
Ho regolato il tilt laterale della testa fino a quando le linee orizzontali della carta non erano parallele ai bordi del sensore.
(Per la verità l’avevo preallineata con una bolla montata sulla slitta flash.)
Ha questo punto il sensore era abbastanza (abbastanza per i miei scopi) parallelo alla carta.
Ho spostato la slitta fino a quando il punto di prospettiva si è trovato sull’asse di rotazione.
La precisione con cui riesco a farlo non è molta, diciamo più o meno mezzo centimetro.

4) Vibrazioni (altrimenti dette anche Micromosso).
Noto la presenza di vibrazioni solo se lascio la vite di blocco della slitta lasca.
Ed anche in questo caso è piccola(1 pixel) come si vede da questo crop al 100%.
Naturalmente per lo scatto uso il telecomando.

Avete letto il preambolo?
Dopo averlo letto affermate che sono tutte minchiate e che non servono a un …..,
diciamo a un tubo?
Avete perfettamente ragione
Salvo rarissime eccezioni, per fare fotografie, tutto quanto è contenuto in questo Thread, non serve assolutamente a niente.
Ma se volete evitare di spendere inutilmente dei soldi, forse è meglio che lo teniate in considerazione.
Contiene infatti alcune cose da tenere presenti sempre e comunque:
1) Se non cercate pignolescamente di ridurre tutti gli errori, è facile trovare risultati contrari sia alla realtà, sia al buon senso.
2) Le prove casalinghe sono sempre spannometriche.
3) Non sapete come ha fatto le prove chi scrive sui Forum.

Share This Post

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

People Who Like Thisx

Loading...

People Who viewed ThisX