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bepoc – Tabelle con l’ingrandimento delle Lenti Addizionali

bepoc – Tabelle con l’ingrandimento delle Lenti Addizionali

Per osservazioni e commenti clicca QUI

 

Questo Thread è dedicato a chi vuole scattare foto “Close Up” senza per forza voler invadere lo specialistico ambiente della Macrofotografia.
La parte utile, ossia le tabelle per la distanza del soggetto e l’ingrandimento ottenibile, è all’inizio, nelle Sezioni 02 e 03.
Tutto il resto è inserito esclusivamente ad uso e consumo di chi vuole sapere come si ricavano le tabelle e le approssimazioni coinvolte, ed è del tutto inutile per chi non è interessato a queste cose.

Indice Sezioni
01 Prefazione
02 Tabella con le Distanze tra il Soggetto e la Lente.
03 Tabelle con gli Ingrandimenti.
04 Prove di controllo delle Tabelle.
05 Costo delle Lenti .
06 Lenti contro Tubi.
07 Fe = Lunghezza Focale Effettiva del Sistema.
08 D = Distanza Soggetto?Lente.
09 Ingrandimento.

§ 01 PREFAZIONE.

Dai messaggi sul Forum noto diversi iscritti che vorrebbero fare delle Macro.
O meglio, che desiderano scattare foto a soggetti piccoli come fiori e/o insetti.
Senza per forza arrivare al, o più esattamente partire dal, mitico rapporto 1:1 (nota 01.1).

Per quest’attività, che considerano marginale, non vogliono spendere molto.
Atteggiamento molto condivisibile.
Hanno letto, su più di una fonte, che le lenti addizionali sono una soluzione economica e vorrebbero acquistarne una.
Ma non sanno quale lente accoppiare al loro obiettivo, per ottenere il risultato desiderato, e chiedono delucidazioni.
Ho, quindi, allegato alcune tabelle APPROSSIMATE (nota 01.2) che forniscono la distanza tra il Soggetto e la Lente, più le Dimensioni del Campo Inquadrato.

I diagrammi sono molto più chiari delle tabelle ed, inoltre, evidenziano immediatamente gli errori di calcolo, che sicuramente ci sono.
Ma non ho (per ora) Excel e non ho voglia di disegnare tutti i diagrammi a mano.
Farlo con un CAD elettrico che funziona a griglia è una cosa frustante.
Così ho inserito solo le tabelle.
Almeno per ora! Poi il futuro è notoriamente nelle mani di Dio.
Però se qualcuno è così gentile da farli farebbe, come dicono le sacre scritture,
una cosa buona e giusta“.
Estrarre i dati delle tabelle non è un problema.
Sono allegate come immagini per i noti problemi d’incolonnamento che presenta l’Editor del Forum, ma io ho il file ASCII da inviare.
Le tabelle, pur essendo approssimate, non si discostano molto dai valori reali (vedi sezione 04) e sono utilizzabili per fare un acquisto a ragion veduta.

Nella seconda parte di questo post, dopo le tabelle, ho messo il metodo di calcolo con cui le ho ricavate.
Queste sezioni possono essere usate, sia per controllare il grado d’approssimazione utilizzato, sia per calcolare i propri valori quando non sono riportati nelle tabelle.

Nota 01.1.
Il termine “Macro”, per i puristi, si può usare solo per i rapporti compresi tra 1:1 e 10:1 (vedi capitolo 03).
Il valore limite 1:1 è considerato appartenente al campo “Macro”.
Non so se l’altro valore limite, 10:1, è compreso pure lui o No.
Questi puristi si irritano, e non poco, quando una foto fuori limite, ad esempio con il rapporto 1:1.0000001, è chiamata “Macro”.
A volte cercano, con scarso successo, di celare l’irritazione ma, dietro la maschera d’indifferenza, il malumore è palese.
Lo si sente strisciare, serpeggiare, mormoreggiare.
Cerco quindi di non irritarli chiamando “Macro” una foto con un rapporto addirittura 1:3.
A me tuttavia i consueti messaggi tipo:
“… per chiamarle Macro occorre arrivare al rapporto 1:1 …”
Lasciano sempre un dubbio.
La maggioranza dei puristi, infatti, non possiede un MPE 65 (od ottiche simili), e neppure soffietti od altri accrocchi del genere che permettono di superare, anche di molto, l’1:1.
Possiede solo il 100mm f/2.8 che ha il rapporto 1:1 come limite superiore.
Fotografano sempre con l’obiettivo a fondo corsa?
In questo caso la Canon potrebbe inserire nel catalogo un’edizione economica priva della ghiera di messa a fuoco.
Avrebbe anche una qualità migliore perché ottimizzata per un’unica distanza.

Nota 01.2.
Ho visto un messaggio in cui si lamentavano risultati completamente errati perché nel calcolare la distanza iperfocale era stato utilizzato un circolo di confusione, per l’APS-C, di 0.19 invece di 0.19948. Approssimando a 0.20 i calcoli corrispondevano (quasi), ai risultati pratici.
Ecco! Queste Tabelle sono mooooooooooooolto più errate.

§ 02 TABELLA CON LE DISTANZE TRA IL SOGGETTO E LA LENTE.

La distanza dalla Lente, alla quale il soggetto è a fuoco, non dipende dalla focale dell’obiettivo su cui la lente è montata.
Dipende solo dalla focale della lente addizionale, o più esattamente:
“Con le approssimazioni introdotte è indipendente dall’obiettivo.”
Per valutare le approssimazioni introdotte leggete la sezione 07.

Pur essendo indipendente dalla focale dell’obiettivo, dipende però dalla distanza su cui è impostato il fuoco sull’obiettivo.
O, in altri termini:
“La regolazione della distanza di messa a fuoco sull’obiettivo può essere usata per la regolazione fine dell’ingrandimento.”
Per il calcolo della Distanza è stata usata questa semplicissima equazione, simile all’equazione coniugata delle lenti (sezione 07):

[07.04] 1/D = 1/Fl + 1/Df;

D = Distanza del Soggetto dalla Lente.
Fl = Lunghezza focale lente (in mm) = 1000 / Diottrie.
Df = Distanza a cui e posizionato il fuoco sull’obiettivo.

Tra i parametri non compare la distanza ‘d’ tra i piani principali P1 di Lente ed Obiettivo perché l’ho fissata arbitrariamente a zero (vedi Sezione 07).

Dalla tabella si vede come, più la potenza (diottrie) della lente aumenta, più diminuisce l’influenza della posizione del fuoco sull’obiettivo.
In pratica per lenti fino a 3-4 diottrie si può, forse (variazione dell’ingrandimento a parte), usare l’autofocus.
Per diottrie maggiori, mettere a fuoco spostando la macchina, è obbligatorio.

Nota 02.1:
La lente da 20 diottrie è l’economico 50mm f/1,8, montato capovolto sul porta-filtri.
È vero che non possiede la scala delle distanze, ma questa scala è di scarsa utilità.

§ 03 TABELLE DEGLI INGRANDIMENTI.

L’ingrandimento dipende dalla focale dell’obiettivo. Precisamente:

[08.04] I = Fo / Fl; per fuoco su infinito

[08.08] I = (Fo / Fl) * ((Df + Fl) / (Df – Fo)); per fuoco su Df

I = Ingrandimento (Immagine/Soggetto).
Fl = Lunghezza Focale Lente Addizionale.
Fo = Lunghezza Focale Obiettivo.
Df = Distanza su cui l’obiettivo è messo a fuoco.

Ho allegato una tabella per ognuna di queste focali:
50mm, 70mm, 100mm, 135mm, 200mm, 400mm

Per ognuna delle focali gli ingrandimenti sono calcolati alle seguenti distanze di messa a fuoco.
Infinito, 50 * Focale, 20 * Focale, 10 * Focale.
Chi è interessato a calcolarsi la propria combinazione, e/o a conoscere le approssimazioni che sono state introdotte, trova le informazioni nella sezione 08.

Al termine “Ingrandimento” si possono assegnare diversi significati.
Come a tutti i rapporti del resto.
Per soddisfare il maggior numero d’interpretazioni ho riportato i valori dei quattro significati più usati. Su quattro righe diverse (r2, r3, r4, r5).

Riga 1: Distanza Soggetto?Lente. Inserita come promemoria.

Riga 2: Dimensione Soggetto sul Sensore / Dimensione Soggetto Reale.
Quella che è chiamata “Magnification”.

Riga 3: Dimensione Soggetto Reale / Dimensione Soggetto sul Sensore.
Il reciproco della riga precedente.
È il fatidico “Rapporto di Riproduzione = x:y”.
Dove:
‘x’ è la dimensione sul sensore (immagine).
‘y’ è la dimensione del soggetto fisico.
Per convenzione il valore più piccolo è posto = 1.
1:2 significa, quindi, che l’immagine è la metà del soggetto.
2:1 significa che l’immagine è il doppio del soggetto.

Riga 4: Dimensioni del campo inquadrato da un sensore APS-C 14.9 x 22.3

Riga 5: Dimensioni del campo inquadrato da un sensore FF 24.0 x 36.0

 

 

 

 

 

 

 

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