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Novembre 12, 2010 alle 3:32 am #1612460firebladePartecipante
Sulla base della mia esperienza oramai quinquennale sul sito, corroborata dalla lettura di libri che in alcuni casi sono vecchi di 40 anni, ma che confermano quanto sto per scrivere, ho tracciato i 10 passi fondamentali dell’apprendista fotografo moderno. Naturalmente la questione è puramente scherzosa, se qualcuno dovesse sentirsi offeso, chiedo scusa anticipatamente, ma declino ogni responsabilità per eventuali episodi di gastrite. 1. Compra la fotocamera. Senza nemmeno degnarsi di leggere il manuale e di fare ricerche, comincia ad riempire il forum di domande canoniche. Ad esempio: – Come posso inserire la data nelle foto? – Che differenza c’è tra adobergb e srgb? – Perché è cambiata la numerazione delle mie foto? – Perché vedo i colori diversi tra monitor e stampa? – Che differenza tra 350D-50D-7D-1Ds?? e la domanda più gettonata: – con cosa sostituisco il plasticotto? Chi proviene dalla compatta ha una domanda speciale: – quanti “per” ha il mio zoom? Prima di arrivare al passo successivo viene colto da terribili incertezze sulla messa a fuoco dei suoi obiettivi. Inizia quindi la serie dei test delle pile, e per i più smaliziati il test della focus chart, del quale si digerisce a malincuore che sia stato redatto da un nikoniano. Spesso in questa fase viene colto da una sindrome insidiosa: l’horror millimetrum che si manifesta col bisogno ossessivo di coprire tutti i buchi di focale. 2. Scopre i grandangolari. E naturalmente, affascinato da foto viste in giro dove nessun palazzo rimane a piombo, e dove le piazze sembrano quadri di De Chirico, compra uno zoom grandangolare, possibilmente un 10-20. Il forum viene quindi intasato di prospettive distorte, persone con testa a siluro, panorami con soggetti annegati nello sfondo, ritratti dai lineamenti grotteschi. Resosi conto che i panorami vengono malissimo, passa automaticamente alla tecnica HDR, e realizza foto dove il primo piano in ombra è più rischiarato della faccia degli intervistati a linea verde la domenica mattina. 3. Scopre i teleobiettivi, naturalmente zoom. Comincia la rassegna stampa di uccellacci&uccellini in tutte le salse, rigorosamente croppati e con piumaggio costantemente bruciato. Talvolta il crop è così spinto che le foto sembrano di plastica, ma tutti plaudono, specialmente i compagni di merenda. Il passo successivo è ovviamente comprare il duplicatore, per poi accorgersi che l’autofocus non funziona più; immediatamente viene posta la domanda del trucchetto dello scotch. Qualcuno invece rimane affascinato dai teleobiettivi catadiottrici, specialmente quelli di produzione attuale con menisco in plastica. Quando ci si rende conto che F/8 in combinazione con il tremore nel mirino è una tagliola tremenda e si tenta di rivenderli ci si rimane di stucco: bisogna regalarli. 4. Si rende conto dell’incredibile utilità dei dati EXIF. Quindi comincia a tormentare coloro che realizzano belle foto per chiedere i dati di scatto, prefigurandosi di impararli rigorosamente a memoria. Gli utenti più smaliziati, avvezzi a creare sudditanza psicologica verso i loro lavori omettono sistematicamente di indicare i dati e non rispondono mai a richieste in tal senso. 5. Scopre la desaturazione selettiva. Comincia l’ondata degli elementi rigorosamente rossi annegati nel grigio uniforme. Quasi contemporaneamente si scopre l’immenso mondo dei filtri e se ne comprano una quantità e varietà che sarebbero sufficienti per le successive sette generazioni. Naturalmente è d’obbligo girare col filtro UV sempre montato, altrimenti la sabbia del deserto proveniente dalla Libia potrebbe creare gravi danni all’obiettivo. 6. Inizia la fobia verso lo sporco nel mirino. I pelucchi assumono un’importanza tale da impedire letteralmente la visione della scena. Si narra di utenti impazziti, che abbiano cambiato corpi macchina come fossero mutande, alla ricerca della camera asettica della CIA dell’area 53. Allo stesso tempo lo sporco sul sensore viene vissuto come il licenziamento dal posto di lavoro. Pare che alcuni utenti presi da attacchi di panico, abbiano usato cateteri ginecologici per aspirare lo sporco dal sensore; l’insuccesso dell’operazione li ha portati all’esaurimento nervoso. 7. Si rende conto della cronica mancanza di nitidezza. Comincia la serie delle maschere di contrasto -che-più-artificiali-non-si-può-; pare addirittura che qualche utente sia stato bannato per aver creato fantasmi che poi gli si sono ritorti contro peggio degli zombie. Contestualmente si rende conto della poca saturazione delle foto, e si passa allora alla rassegna delle foto ipercolorate; le palette di photoshop girano vorticosamente ed i più furbi combinano le due tecniche ma naturalmente se le foto vengono male è colpa del monitor non calibrato. 8. Si rende conto che l’esposizione è un terno al lotto. Qui comincia la crisi mistica. Non riesce a rassegnarsi all’idea del -grigio-medio-18%- e non capisce perché la valutativa non valuti un fico secco e quale differenza vi sia tra grigio 12%, 18%, 50%. Insieme all’esposizione si crolla sul bilanciamento del bianco. Comincia la tragica sequenza di giocatori di basket dalla pelle verde, ma è sempre colpa del monitor. Se qualcuno gli fa osservare che sarebbe bene che leggesse qualche libro, risponde sarcasticamente che i libri non servono, e che è meglio farsi da sé stessi, provando e riprovando. Quindi le successive rassegne di foto differiscono solo per quantità di bruciatura e colore della dominante. 9. Si rende conto che il mondo è pieno di ladri. Comincia quindi ad appestare le foto con firme fantasiose ed appariscenti quasi sempre composte da due parole, di cui una è photographer e rigorosamente accompagnate da cornici o barre nere, come se si stesse vedendo un film cinemascope sul televisore da 12 pollici phonola. Da qui in poi, il cammino si divide, in base alla consistenza del conto in banca, o delle carte di debito ricaricabili con rateo mensile bassissimo. 10a. (fotoamatore abbiente) Comincia la scalata agli iperluminosi, ai supertele, agli ultracorpi, come nel film dei baccelli e del cagnetto. Fa le stesse foto di prima, però gongola perché negli exif c’è scritto con cosa le ha fatte; ovviamente si premura di inserire nome e cognome nei dati exif tramite eos utility. Gli utilizzatori di linux non ci riescono e si disperano peggio dei possessori di fotocamere Minolta negli anni 80. Qualora per qualche misterioso motivo non si leggano i dati exif delle sue foto è colto da crisi febbrili, ed aggiunge i dati di scatto manualmente ad ogni sua foto, rimarcando con L rosse la qualifica dei suoi obiettivi, che finiscono tutti in firma, insieme agli zaini, schede di memoria, treppiedi, software, profumi e callifughi preferiti. Ogni volta che si approssimano febbraio ed agosto, comincia il tormentone dei rumors. Si chiede come mai non sia stato ancora aggiornato il 100-400 con lo stabilizzatore nucleare. Tutti tremano all’idea dell’adozione di lenti di plastica e cominciano a collezionare superteleobiettivi, sperando che in futuro l’investimento possa fruttare enormemente. 10b. (fotoamatore meno abbiente) Scocca l’invidia nei confronti della categoria superiore. Allora si lancia nelle recensioni di oggetti che non conosce, e nelle comparazioni tra mele, arance e patate. Suggerisce ai novizi di comprare obiettivi che non conosce e non si può permettere, vantandone le qualità come se li tenesse sotto il cuscino tutte le notti; il più delle volte riporta pedissequamente i test di DPreview e di Photozone come fossero il vangelo secondo Matteo. Sostiene che le sue foto sono identiche a quelle prodotte dalla categoria superiore, ed ha ragione da vendere. Esiste infine una minoranza etnica atrocemente perseguita e disprezzata che, dopo aver percorso questo lungo cammino decide di ripudiare l’agnello d’oro e rifiuta di bruciare i libri del sapere. Seguendo i consigli dei pochi sopravvissuti alla cancellazione elettronica della personalità, impara a ragionare, comincia a leggere e si rende conto di cosa è veramente la fotografia. Qualcuno riesce a fare foto veramente emozionanti, condividendo la sua vita con pochi altri come lui; si scambiano di nascosto fotografie stampate su pezzi di carta, usano terminologie arcaiche parlando in codice e rifiutano di girare per la strada imbardati come muli e rigonfi come l’omino michelin. Hanno finalmente capito che per fotografare un fiorellino non occorre portarsi dietro 25 chili di plastica e vetro. Per loro l’apprendistato è terminato.
Novembre 12, 2010 alle 3:46 am #1612462fifo77Partecipanteoddio che ridere!!! ma credo che provocherai qualche rosicamento… sono peró orgoglioso di essere passato dalla fase 1 all’acquisto di Forti e Freeman… ma non vedo l’ora di comprare il mio primo tele! [fis]
Novembre 12, 2010 alle 3:49 am #1612463MatteoPartecipanteSei un genio! Non dico altro (o)
Novembre 12, 2010 alle 3:53 am #1612465Fabrizio_ShakePartecipantedovrebbe essere divertente ma purtroppo e’ molto triste…cioe’ e’ triste un po pensare che effettivamente e’ cosi,che tanti manco sanno cosa sia un libretto di istruzioni o che inizino a fare domande a raffica senza premunirsi prima col tasto ”cerca”… Non so se sia solo colpa del digitale o meno,io sono tra quelli che pensa che le mie foto se le facessi con un 200 F2 sarebbero identiche,semplicemente piu nitide e con meno roba a fuoco la sola cosa su cui dissentisco è sulla firma sulla foto,a me sono capitati un paio di episodi spiacevoli che preferisco non raccontare pubblicamente,pero’ ora spesso metto il watermark(si scrive cosi no?) sulle foto…di solito e’ il mio nome e cognome,senza il photographer 😀
Novembre 12, 2010 alle 3:58 am #1612467ilsaxPartecipanteOddio non mi riprendo… volevo fare un giro sul forum prima della nanna ma ho la mandibola incastrata sullo sterno per lo sganasciamento 🙂 Grande Fireblade ! [ado] [bir]
Novembre 12, 2010 alle 3:59 am #1612468skylightPartecipanteDa sbellicarsi, e tremendamente vero!!
Novembre 12, 2010 alle 4:08 am #1612471xlntpaoloPartecipante11: tutti ti danno ragione per non sentirsi ricompresi in uno dei 10 punti di cui sopra… :~( ciao ps: dissentisco?
Novembre 12, 2010 alle 4:18 am #1612476Alzo80Partecipante🙂 davvero simpatico 🙂 io per qualche punto di quelli ci sono passato e/o ci sto passando. IO penso che ci voglia davvero del tempo -tanto- per capire, assimilare … Penso che sia un pò come in tutti i campi (almeno quelli artistici); permettetemi un parallelo con la musica ad esempio: oggi si vedono tanti , tantissimi giovani che credono di essere artisti senza neanche sapere di che stanno parlando. Si tende a ostentare il proprio ”strumento artistico” qualsiasi esso sia perdendo di vista l’obiettivo unico, la comunicazione. Per tornare alla fotografia penso che sia un percorso lungo, dove prima il novello ”ha fame” di avere tutto e subito,si preoccupa principalmente dello ‘strumento’ e poco dell’idea, scatta 12000 foto al giorno ecc. ; man mano si tende a togliere, scattare molto meno ma con consapevolezza, capire le esigenze reali, capire SE si è portati o se si ha una sensibilità particolare per comunicare attraverso una foto. Personalmente sono ancora all’inizio del percorso, quindi mi rivedo in qualche punto di fire 🙂 un saluto a tutti
Novembre 12, 2010 alle 4:21 am #1612477adrianoebarbaraPartecipantesfogo convincente il tuo fireblade,anzi più che convincente,ti do ragione sul fatto degli acqusti smodati per poter ottenere ottime foto super nitide e di riuscire a vedere le tonsille(ammesso che ne abbia)di un passeretto lontano 2Km dal fotoamatore però che vuoi,i detti non si sbagliano,il mondo è bello perché è vario e quindi bisogna a volte anche dover sopportare quello che a noi sembra assurdo.Dal canto mio sono contento di far parte di questo forum perché è per me motivo di apprendimento su cose a me prima totalmente sconosciute e mi rende felice di poterle apprendere qui!pensa che proprio a tal proposito ti dico che tempo fa avevo chiesto informazioni per sostituire il PLASTICOTTO ma devo dirti che ho scoperto che invece se ben utilizzato,può fare molto comodo e soprattutto possono uscire delle belle immagini.Per quanto riguarda i RITOCCATORI FOLLI,cosi li definisco io, dico semplicemente che le foto troppo cariche di colore o di contrasto o HDR ecc…,falsano completamente quello che invece dovrebbe essere naturale;infatti da parte mia garantisco che non sto li a dover cercare dei ritocchi che stavolgono alla fine il risultato di uno scatto che se pur fatto male viene a volte visto,anche su questo forum,come se fosse splendido(in quanto rispetta dei canoni che evidentemente piacciono alla maggioranza).Infondo se una fota non è degna di nota,per me non lo è nemmeno dopo ore di tremendo lavoro via software,altrimenti(parlo per me)invece di intraprendere la strada del fotoamatore(ammesso che io ne abbia le qualità)si potrebbe intraprendere la strada del del designer o che so del grafico pubblicitario,dove le foto sono immancabilmente stravolte perché devono fare da sfondo alle propagande di qualsiasi natura.che vuoi che ti dica prendiamola così e per chi come me cerca di imparare che lo faccia in maniera “pulita”,senza troppi artefatti.Ciao Adriano
Novembre 12, 2010 alle 4:28 am #1612480CappePartecipanteFierissimo di aver messo un attimo da parte la 40d, ricomprato un rullino ma soprattutto di avere aperto un libro di Fotografia, e di studiarlo [amo]
Novembre 12, 2010 alle 4:42 am #1612481CarloPartecipanteNon c’è il tasto ‘MI PIACE’ come su Facebook ? In alcuni di quei punti mi sono rivisto… però sono guarito 🙂 Grazie a Fireblade per aver detto delle verità in maniera così ironica e simpatica. Carlo PS. punto 12) sul forum dei canoniani nella sezione ‘Mi presento’ il fotoamatore trandy accoglie sempre con molto calore le NUOVE arrivate, mentre per i NUOVI arrivati salta direttamente alla firma per vedere se la dotazione fotografica del neo iscritto possa rappresentare una minaccia… 🙂
Novembre 12, 2010 alle 5:03 am #1612485Parker_CharliePartecipanteQuesti genovesi… sono tutti “uguali” !!! Sembra uno sfogo scritto da Beppe Grillo 🙂 :pr :pr
Novembre 12, 2010 alle 5:12 am #1612487nixrayPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Sulla base della mia esperienza oramai quinquennale sul sito, corroborata dalla lettura di libri che in alcuni casi sono vecchi di 40 anni, ma che confermano quanto sto per scrivere, ho tracciato i 10 passi fondamentali dell’apprendista fotografo moderno. ….. 1. Compra la fotocamera. …. … Prima di arrivare al passo successivo viene colto da terribili incertezze sulla messa a fuoco dei suoi obiettivi. Inizia quindi la serie dei test delle pile, e per i più smaliziati il test della focus chart, del quale si digerisce a malincuore che sia stato redatto da un nikoniano.
[mat] [mat] [mat] [mat] NO, NO, io digerisco benissimo il fatto che il focus test chart sia stato redatto da un nikoniano!!! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 significa infatti che i nikoniani sono sicuramente più sfuocati di noi canoniani!! [bar] [can]
Novembre 12, 2010 alle 5:22 am #1612489Fabrizio_ShakePartecipanteno,noi nikonisti l’abbiamo fatto per offrirlo come strumento ai canoniani,disperati dalla resa dei sigma prima e anche dei canon poi,in modo che si perdessero in test su test invece che stare fuori a fotografare e produrre grandi scatti!:D:D:D è stata una mossa strategia XD (o)
Novembre 12, 2010 alle 6:47 am #1612494bepocPartecipanteDa carlop sul forum dei canoniani nella sezione: ‘Mi presento’ Il fotoamatore trandy accoglie sempre con molto calore le NUOVE arrivate, mentre per i NUOVI arrivati salta direttamente alla firma per vedere se la dotazione fotografica del neo iscritto possa ….
Non è vero! Su Canoniani.it vige la parità dei sessi. Anche delle nuove arrivate viene controllata la Dotazione! Occorre solo intendersi sul termine “Fotografica”.
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