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Maggio 10, 2010 alle 8:08 pm #1572748newdigitPartecipante
Ciao a tutti, volendo ampliare un aspetto del mio post precedente ne apro uno nuovo al fine di mantenere una certa tematicità degli stessi (utile in fase di ricerca del tale post). Volevo chiedere quale fosse la pellicola b/n e metodo piú adatto per portare a casa lo scatto in maniera sicura. Esempio: andiamo a Jiuquan a vedere il museo della seta dove è adibita una stanza nella quale 4 fenomeni maneggiano con incredibile destrezza telai del tipo di 4 secoli fa e producono delle cose stupende. Nella stanza non c’é molta luce, ma le finestre portano dentro in certe zone delle botte di luce che potrebbero compromettere le alte luci nella foto. Inoltre dobbiamo sparare i nostri scatti in quattro e quattr’otto ben sapendo che una volta tornati a casa…non é che ci ritorna la possibilità di riprovarci…magari uscendo un giorno una mezzora prima dal lavoro. Bene. Cosa facciamo? Basta una cromogenica 400? Oppure meglio una vera b/n 400. Oppure é meglio prendere una 1.600? Prendiamo una 400 e scattiamo a 32.000? O proprio scegliamo una PanF50 che si comporta meglio? Quale é la pellicola nel caso, quali sono i compromessi? è meglio una buona sui grigi oppure proprio queste sono estremamente deboli nelle alte luci? le 1600 sono la scelta ottima oppure sono piú delicate? Boh…non ci capisco piú nulla, svengo… [bar]
Maggio 10, 2010 alle 9:22 pm #1572776firebladePartecipanteNon puoi “capire”, devi sperimentare e farti esperienza. La PanF in un museo? Un suicidio certo! Io senza una delta 1600 tirata a 3200 non sarei affatto tranquillo (ma poi andrebbe sviluppata per non evidenziare grana a pallettoni). E’ impossibile dare raccomandazioni “universali” cosi’ come è impossibile creare un bignami che riassuma le varie condizioni d’uso. Non c’è mai riuscito nessuno, forse un motivo ci sarà 🙂 Apprendi invece e sperimenta a fondo il concetto dell’esposizione, quello si che ti trae d’impaccio nei momenti difficili. 😉
Maggio 10, 2010 alle 10:26 pm #1572799emmeti71PartecipanteNon si può dare una regola per tutto.. soprattutto per un giochino come la fotografia che usa la quantità e la qualità della luce per dare un risultato finale. L’unica cosa certa è che la scelta dovrai farla in base agli scatti che vuoi fare (campi larghi che lasciano vedere la luce che entra dalle finestre? close-up sulle mani dei lavoratori al telaio….), alla luminosità degli obiettivi che hai. Leggi l’esposimetro bene prima di iniziare a scattare, prova la luce delle inquadrature che vuoi fare.. decidi se tirare il rullino (fino a un massimo di 2 stop) ma sappi che a quel punto tutto il rullo dovrà essere esposto e sviluppato allo stesso modo…
Maggio 11, 2010 alle 4:49 am #1572890anto83PartecipanteUna soluzione ottimale al quesito messo in evidenza, non la fornisce neanche il geniale filtro di Kalman. Scattare in b/w è una cosa molto meravigliosa, appagante, fascinosa semplicemente laspetto più bello della luce. La prevedibilità dei risultati è fattibile con una buona esperienza fotografica e con una buona conoscenza delle specifiche tecniche delle pellicole. In definitiva lo studio è un aiuto immenso ma ogni pellicola bw ha un carattere tutto suo Scattate canoniani scattate! Fu vero click? Alle stampe lardua sentenza.
Maggio 11, 2010 alle 12:25 pm #1572910firebladePartecipanteOriginariamente inviato da anto83: In definitiva lo studio è un aiuto immenso ma ogni pellicola bw ha un carattere tutto suo
Questa è una dote che al digitale manca. Quando si raggiunge una discreta conoscenza delle pellicole, si può prevedere l’utilizzo in base alla situazione ambientale ed al risultato voluto. Ed il lavoro è finito lì. Dall’altra parte, poco o tanto, c’è sempre da lavorarci sopra, a volte non poco, e non tutti ne hanno voglia (in particolar modo io) Il consiglio è prenditi tempo. Compra un tipo di pellicola e sperimentalo in diverse situazioni. Prendi appunti! Saranno il tuo archivio per il futuro. Non cambiare pellicola sino a quando non hai compreso come si comporta e come rende in varie situazioni. Il più grande nemico da combattere in fotografia è la pigrizia mentale. Rifuggi dalla smania del risultato immediato perché è un moloch al quale sacrificherai invano la tua passione. Poi disintossicarsi sarà difficile. Due indicazioni di base: Bassa sensibilità=Alto dettaglio=Alto contrasto=Grana contenuta. Alta sensibilità=Basso dettaglio=Basso contrasto=Grana elevata Questo in linea di massima. Le operazioni di sviluppo possono influenzare pesantemente queste equazioni empiriche.
Giugno 14, 2010 alle 5:18 pm #1580271lorenzo1910PartecipanteOcchio però che una pellicola (esempio) da 400 iso (che ha meno contrasto di una da 100) tirata a 800/1600/3200 iso diventa contrastatissima (più aumenta il tiraggio più aumenta il contrasto)…
Le operazioni di sviluppo possono influenzare pesantemente queste equazioni empiriche
Appunto… 🙂
Giugno 14, 2010 alle 5:23 pm #1580273firebladePartecipanteOriginariamente inviato da lorenzo1910: Appunto… 🙂
Benvenuto anche “di qua” un altro pellicolaro incallito si aggiunge alla combriccola. 🙂
Giugno 14, 2010 alle 5:49 pm #1580279lorenzo1910PartecipantePellicolaro incallito….effettivamente… (o) Qui c’ho bazzicato poco,di là manco da parecchio e ultimamente ho frequentato altri lidi (oltreoceano)… Vedrò di rimediare :im Intanto,giusto per rimanere in tema,vi posto una scansione da negativo di una Ilford HP5 tirata a 1600iso (sviluppata in Microphen Stock da me medesimo [ale] ) Grazie per il secondo benvenuto!
Giugno 14, 2010 alle 7:02 pm #1580281firebladePartecipanteNotevole! Ottima la resa tonale e l’acutanza. Mi devi spiegare però cosa ci facevi a 1600 asa sotto quel sole… [fis]
Giugno 14, 2010 alle 7:45 pm #1580287anto83PartecipanteL’HP5 regge fino a 3200iso e oltre? :lp Viva il black and white insuperabile! [lo]
Giugno 14, 2010 alle 7:59 pm #1580292emmeti71PartecipanteOriginariamente inviato da anto83: L’HP5 regge fino a 3200iso e oltre? :lp
Oltre no ma a leggere qui, 3200 si… http://www.ilfordphoto.com/products/product.asp?n=7
Giugno 14, 2010 alle 8:41 pm #1580302lorenzo1910PartecipanteMi devi spiegare però cosa ci facevi a 1600 asa sotto quel sole…
Beh…una volta cominciato il rullino (con poca luce) mica potevo cambiare la sensibilità “in corsa”… La HP5 si può tirare fino a 3200 ma è un po’ una “forzatura”…e comunque è necessario usare uno sviluppo che “aumenti” la sensibilità della pellicola (come appunto l’Ilford Microphen) Con il Microphen usato Stock il tempo è di 16 min. a 20°C Qui sotto un link con una tabella (solo per la HP5) di tempi/temperature di varie marche di chimici http://web.tiscalinet.it/visualphoto/films/ilford-hp5_400.html
Giugno 14, 2010 alle 9:24 pm #1580312lorenzo1910PartecipanteUhm…stavo pensando…forse anche uno “stand” di 2 ore in Rodinal 1+100 potrebbe andare bene… Ah,un grazie ad “esaurito” per il complimento 😉
Giugno 14, 2010 alle 9:27 pm #1580313firebladePartecipanteLorenzo hai qualche esempio di sviluppo stand da mostrare? Mi interessa provarlo e sono assai curioso….quasi quasi stasera….
Giugno 14, 2010 alle 9:35 pm #1580318lorenzo1910PartecipanteAH! Mi inviti a nozze! [app] Pellicola Lucky 100 (meravigliosa cinesina) Sviluppo stand di 1 ora con Rodinal 1+100 (1 minuto di agitazione all’inizio e poi basta) Foto scattata con una “misera” Praktica LTL + Helios 44 58mm f/2 (versione PreSet)
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