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Senza titolo

  • Questo topic ha 47 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 2 mesi fa da anna.
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  • #1838776
    skylight
    Partecipante

    Rincaro la dose.

    Allora io decido di prendere il mio bel 135 mm di cui so vita morte e miracoli e fatto 1, 100 o 1000 scatti alla mia bellissima figlia. Tecnicamente perfetti, nitidi, giusta luce pdc perfetta. Attimo colto ideale.
    Li stampo e ci faccio un album. Quando è grande li guarda e dice: “grazie papà sono bellissimi”. Li terrà e li riguarderà per tanto tempo. Wow.
    Bene stessi scatti li pubblico su internet o ci faccio una mostra. Passa tizio li guarda e dice, si carina tua figlia ma a me francamente non dicono nulla. Anzi perchè ci hai fatto una mostra?!!

    Prendiamo invece Avedon, padre morente di cancro e lui scatta queste:

    Jacob Israel Avedon (by Richard Avedon)

    Oppure Stieglitz che scatta alla moglie centinaia di foto ma lo fa in un modo e in un epoca in cui quegli scatti non sono affatto scontati.

    Le loro foto sono tutt’ora apprezzate eppure a noi cosa interessa dei soggetti. Nulla, eppure quelle foto guardandole comunicano qualcosa, che arriva secondo l’intento di chi le ha scattate.
    Ora ovvio che nessuno di noi sarà mai (chissà) un Avedon o un Berengo Gardin però se posso fare un parallelo, io faccio l’ingegnere e se devo prendere ad esempio un opera in cemento armato quando i lavori di Pier Luigi Nervi mica il ponte pedonale che trovo vicino a casa.

    #1838777
    skylight
    Partecipante

    [quote=”Luppolo” post=662057]
    Infine, trovo banali e devianti le due posizioni antitetiche nei confronti dell’attrezzatura fotografica: corpi e ottiche non vanno demonizzati ne’ resi gli attori principali, come al solito in medio stat virtus.[/quote]

    Si certo.

    [quote=”Luppolo” post=662057] Per esempio quando parla di foto inutili e quando afferma che la fotografia è un mestiere (affermazione quanto mai ardita e decisamente poco sostenibile).
    L’idea che tu richiami spesso non può, secondo me, nascere dallo studio e dall’applicazione: l’idea, la creatività, l’estro non si studiano, si studia per essere degli ingegneri, degli astrofisici, dei medici, ma non hanno ancora inventato corsi di formazione per novelli Einstein, Hawking e Pasteur.
    [/quote]

    Qui non sono molto daccordo. Per le foto a nostro solo uso e consumo mi può andar bene. Foto di famiglia, cartolina delle vacanze etc..
    Ma quella fotografia la vale come quella che può fare mia figlia con l’iphone. Solo che con al reflex è più bella.
    Se invece voglio comunicare, andare oltre allora la questione è ben diversa. Serve tempo e sacrificio. Da non confondere con acquisto ottiche e giri per la città con al reflex al collo a cercare spunti.
    Prendi Paolo Pellegrin, ad esempio, ecco vuoi documentare cosa succede, vuoi denunciare, allora prendi l’aereo stai via qualche mese rischi la pelle e poi torni sperando di avere materiale per fare il tuo articolo e documentare qualcosa che sta realmente accadendo che altrimenti nessuno saprebbe.
    Lui avrà si e no un decimo del corredo della maggior parte degli utenti di un forum.

    #1838778
    skylight
    Partecipante

    Ognuno nel suo piccolo se vuole fare fotografia, non foto ricordo, deve studiare e sacrificarsi come per tutte le cose al mondo deve avere un bagagliaio culturale forte perchè la fotografia è difficile .
    E dovrebbe non perdere troppo tempo nella scelta dell’attrezzatura. Che poco conta.
    Pellegrin se non sbaglio scatta con una 4/3 che se andiamo a leggere nei forum non la consigliano neppure al primo arrivato.

    #1838779
    Luppolo
    Partecipante

    Il non perdere troppo tempo sull’attrezzatura non lo condivido, ma credo si fosse capito già.
    Ci sono situazioni in cui un fotoamatore scopre che alcune cose (quelle che si prefigge, che possono anche non piacere agli altri, ma che vuole profondamente per la propria realizzazione e soddisfazione) non posso essere ottenute con un corredo qualsiasi.
    A volte basta relativamente poco (nel caso di Anna una macchina economica e qualche lente altrettanto economica) altre volte serve molto di più (nel caso dell’astrofotografia ad esempio servono attrezzature costose, così come per l’avifauna servono tele spinti).
    La fotografia per me, e sottolineo per me, è un hobby, una passione, un divertimento; parte del divertimento sta anche nella soddisfazione di utilizzare alcune attrezzature particolari.

    EDIT: in effetti sono sicuro che l’intento di Anna fosse proprio quello, rendere noto che una piccola mirrorless Fuji APSC da circa 300 euro di valore dell’usato, abbinata ad uno dei tele più economici sul mercato può essere sufficiente per dare libero sfogo alla propria fotografia.

    #1838781
    skylight
    Partecipante

    [quote=”Luppolo” post=662061]EDIT: in effetti sono sicuro che l’intento di Anna fosse proprio quello, rendere noto che una piccola mirrorless Fuji APSC da circa 300 euro di valore dell’usato, abbinata ad uno dei tele più economici sul mercato può essere sufficiente per dare libero sfogo alla propria fotografia.[/quote]

    Lo è sicuramente.

    Io posso dire che il poco cambio di attrezzatura fatto negli anni, non ha sortito effetti sulle mie capacità anzi ora mi pare che più passi il tempo più anche il solo scegliere l’ottica mi crei distrazione, e mi permetta meno di focalizzarmi sul come, cosa e perchè.

    Se ricordo bene Luppolo (non ne sono sicuro), una volta vidi uno sterminato tavolo colmo di corpi macchina ottiche che neppure il museo della fotografia poteva vantare. Io provai il 50 f1.

    #1838782
    Luppolo
    Partecipante

    [quote=”skylight” post=662063]


    Se ricordo bene Luppolo (non ne sono sicuro), una volta vidi uno sterminato tavolo colmo di corpi macchina ottiche che neppure il museo della fotografia poteva vantare. Io provai il 50 f1.[/quote]

    perdonami, ma non ho capito a cosa ti riferisci, quel tavolo non era certamente mio, non ho mai avuto più di due corpi macchina contemporaneamente e non ho mai avuto un 50 f/1

    #1838788
    paolomanzini
    Partecipante

    [quote=”Luppolo” post=662050]Quindi salviamo solo la fotografia di reportage o la street?
    Salviamo solo la fotografia che piace a Gardin?
    Tutto il resto è ciarpame inutile da tenere per se stessi?
    Molti panorami sono inutili, quasi tutti i ritratti sono inutili, le macro sono inutili, la fotografia astronomica è inutile…

    EDIT: ops, dimenticavo… l’avifauna dovrebbe essere inutile, anche gran parte della fotografia architettonica è inutile…

    RIEDIT: mi sovvengono almeno 3-4 foto famose di Gardin assolutamente inutili, bontà sua e dei critici che le hanno innalzate a capolavori della fotografia[/quote]

    Filippo sai che non capito?
    cerco di spiegarmi io … se mi si vuole far vedere com’è un panorama della val gardena cosi che vedo com’è la val gardena e mi viene volgia di andarci non lo trovo un esercizio inutile se mi si vuole far vedere quanto il fotografo era triste guardando la val gardena lo trovo piu’ utile per lui che per noi che guardiamo la foto

    ma non è questo il punto a mio parere è che sono due modi dfferenti di scattare se lo devi far per te se lo devi fare per gli altri

    se una macro serve in un libro di scienze cosi come l’astronomia cosi come l’achitettura perchè sostieni che è fotografia inutile? ma e’ un modo diverso di scattare

    nessuno costringe nessuno a scattare per gli “altri” è semplicemente un modo differente di scattare

    anche nel forum stesso vedo delle macro che comprende solo chi le ha scattate vedo delle macro parlano a tutti

    putroppo ho il difettodi banalizzare tutto infatti sostengo che la foto istintuale sia meno complicata, sbagliero’ … ma lo trovo un limite

    [bir]

    #1838789
    Luppolo
    Partecipante

    Paolo, guarda che io non condivido la classificazione di Gardin tra foto utili e inutili, il tono del mio post era, forse troppo velatamente, ironico.

    #1838792
    skylight
    Partecipante

    [quote=”Luppolo” post=662064][quote=”skylight” post=662063]


    Se ricordo bene Luppolo (non ne sono sicuro), una volta vidi uno sterminato tavolo colmo di corpi macchina ottiche che neppure il museo della fotografia poteva vantare. Io provai il 50 f1.[/quote]

    perdonami, ma non ho capito a cosa ti riferisci, quel tavolo non era certamente mio, non ho mai avuto più di due corpi macchina contemporaneamente e non ho mai avuto un 50 f/1[/quote]

    Allora ti chiedo scusa ho confuso :im :im :im , sono passati un bel pò di anni da quell’incontro! Era secondo me nel 2009 ma non ricordo. Ci fu questo incontro tra gli amici del forum, in cui si svilupparono diverse pellicole in B/N. Da qualche parte deve esserci ancora il topic…
    Ecco l’incontro fu questo:
    http://www.canoniani.it/forum-canoniani/i-nostri-raduni/397126-primo-workshop-fotografico-canoniani-settembre-2010.html?start=156

    Che figuraccia ti ho confuso con Gloster!!

    Esattamente 5 anni fa!! Il tempo vola!!

    #1838827
    anna
    Partecipante

    Cerco di rispondere con un solo intervento.

    Dentro alla Certosa c’è una storia che mi appartiene e che è solo un ricordo doloroso e bello allo stesso tempo ed è stato grazie alla fotografia che ci ho rimesso piede dopo 7 anni.
    Da allora il mio impegno, legato non solo alla fotografia in generale ma anche alla meravigliosa storia di questo monumentale che sto studiando ancora, è cresciuto e poi si è affievolito perché in 3 anni non ero ancora riuscita a fotografarla come volevo io; ci ho provato in tutti i modi con il digitale e soprattutto con l’analogico.

    Vi faccio vedere queste fotografie e che non riescono a descrivere quello che sono nè quello che vedo.

    01f1.jpg

    01ikoflex.jpg

    02f1.jpg

    02ikoflex.jpg

    Non so come dire, non mi ci riconosco.

    Per me queste statue meritano di essere viste sotto un aspetto umano, hanno delle espressioni talmente belle e intense che a volte ne rimango incantata, e molto spesso commossa e i loro dettagli (vestiti, collane, capelli, mani, gesti…) riconducono all’essere umano, inevitabilmente.
    La mia non è una fotografia istintiva e non lo è mai stata; non è facile fotografare una statua con luce naturale, perchè a quella non si comanda. Non mi piace la luce artificiale fatta da un flash o da delle lampade e con il tempo mi sono resa conto che l’uso del cavalletto mi impediva certi movimenti.
    L’entusiasmo che ho espresso per questa macchina nasce dal fatto mi ha liberata da certi vincoli che avevo con altri mezzi: rumore in digitale a 800 iso e un corredo analogico limitato che non mi permetteva di andare oltre.
    Il caso ha voluto che provassi delle ottiche diverse e quando ho visto questo risultato

    05-2-3-4.jpg

    ho detto a malincuore testuali parole: “Anna è arrivato il momento di salutare la F1”.
    E ho abbandonato il mondo canon.

    E’ stata una scelta ponderata e maturata lentamente nel tempo legata all’idea che ho della fotografia.
    Onestamente, in tutto questo non ci vedo nulla di male e ne parlo tranquillamente perché fa parte della mia storia.
    Se a qualcuno da fastidio il problema non è di certo il mio.

    Paolo se per te queste statue assumono un aspetto umano, ne sono felice perché è il mio intento. Sicuramente avrei dei problemi a fotografare le persone perché proverebbero disagio nel sentirsi scrutare centimetro per centimetro, cosa che faccio molto spesso senza farmi notare e le fotograferei esattamente come delle statue: a pezzi.
    Queste non sono fotografie destinate a cataloghi nè hanno la presunzione di diventare arte e non sono fatte per piacere agli altri ma a me stessa. Condivido e se poi il mio gusto non incontra quello di chi osserva, pazienza.

    Per concludere l’OT, perchè non ho davvero più nulla da aggiungere, generalizzare troppo su tutto e considerare ignoranti i propri interlocutori e giudicarli non è mai elegante. E’ vero che il discorso di Skylight non è riferito a nessuno in particolare ma è stato fatto basandosi sulle mie fotografie e sul mio modo di vivere questo forum.
    Quando leggo e sento frasi che annientano l’importanza dell’attrezzatura mi viene voglia di replicare poi però penso che prima o poi, se la fotografia diventa una cosa seria per la quale si vive e per la quale si nutre una grande passione, è inevitabile non fare a meno di ragionare anche sull’attrezzatura.

    #1838831
    skylight
    Partecipante

    [quote=”anbe40″ post=662092]Cerco di rispondere con un solo intervento.

    …Se a qualcuno da fastidio il problema non è di certo il mio….

    ..Per concludere l’OT, perchè non ho davvero più nulla da aggiungere, generalizzare troppo su tutto e considerare ignoranti i propri interlocutori e giudicarli non è mai elegante. E’ vero che il discorso di Skylight non è riferito a nessuno in particolare ma è stato fatto basandosi sulle mie fotografie e sul mio modo di vivere questo forum. …..[/quote]

    Bè io non mi sono mai permesso di giudicarti ignorante, anche perchè il primo ignorante in tema sono io.
    Personalmente la condizioni di ignorante non mi pesa, anzi penso che per chi sta “studiando” qualsiasi cosa ritenersi ignorante sia una delle molle giuste per continuare a cercare.
    Sopratutto non credo di poter insegnare a nessuno il mio intento era di stimolare un ragionamento.

    Da quello che scrivi capisco meglio quali sono gli stimoli che ti portano a fare foto alla Certosa (sono di Bologna e spesso ci sono stato).
    [quote=”anbe40″ post=662092]non è facile fotografare una statua con luce naturale.Non mi piace la luce artificiale fatta da un flash o da delle lampade e con il tempo mi sono resa conto che l’uso del cavalletto mi impediva certi movimenti.[/quote]
    Ma quindi non ho capito se ora sei soddisfatta del risultato che hai ottenuto?
    Se le statue ti comunicano qualcosa, i tuoi lavori dovrebbero raccontare un po’ di queste emozioni. Il lavoro dovrebbe avere un suo corpo per poter essere compreso.
    Per esempio (ma è il mio parere quindi ovviamente un punto di vista) una cosa che oggi non mi convince è l’esecuzioni di un numero indefinito di scatti come se il il lavoro non avesse fine. Se dovessi farlo io troverei più semplice passare del tempo lì anche senza macchina fotografica e scegliere e decidere con calma cosa riprendere e quando e darmi un numero definito di scatti che vorrei componessero il mio lavoro. La prima cosa potrebbe essere conoscere bene il posto.. che cambia in base agli orari e alle stagioni..
    Poi ovviamente potrà capitare la volta in cui si crea quel momento irripetibile che rende lo scatto unico… .

    Capisco bene che alcuni mezzi siano più gestibili di altri, si possano padroneggiare meglio, io con una F1 non me la caverei affatto, ma non faccio testo.

    Chiudo perchè non voglio annoiare nessuno prendendo ad esempio un qualcosa fatto da me. Da tempo ho in mente di fare piccolo progetto fotografico che abbia come soggetto chiese. Ho in mente lacune cose, punti di ripresa, luci, composizioni, ho anche fatto qualche scatto, ho individuato i soggetti, ma per ora ho fatto solo due scatti…per me è una cosa che richiede tempo. Spesso mi sono chiesto forse se avessi quella tale focale, forse se usassi quella tale macchina, o magari se sapessi post produrre meglio il file, ma penso che siano scuse. Il fatto è che non ho ancora trovato la giusta chiave di lettura. E chissà se e quando ci arriverò.
    E’ così per i ritratti, quando gli azzecco come me li sono immaginato in pratica non li tocco minimamente.
    A volte qualcosa ma davvero poco.
    Per esempio in quel caso so quale è la mia focale, a volte mi viene voglia di provare obiettivi migliori, leggendo di rese pazzesche, colori nitidezza, ma alla fine mi rendo conto che per andare oltre i miei risultati di oggi devo invece lavorare di più sulla comprensione del linguaggio, magari vedendo lavori fatti su ritratti da altri, studiando come è stato trattato il ritratto nella fotografia e cercando di capire che emozioni sto cercando di fissare, e qual’è il mio modo di farlo.
    Bè lo trovo estremamente difficile. E una delle difficoltà è non spostare la mia attenzione sul mezzo, che è solo un modo per perdere la concentrazione.
    Uno dei periodi più proficui l’ho vissuto quando in un certo periodo scattavo solo con il 50 mm (avevo solo quello e non potevo permettermi altro).

    #1838832
    Luppolo
    Partecipante

    Non stai sicuramente annoiando nessuno, anzi la discussione su temi controversi è sempre quella più appagante, per chi ama davvero la fotografia.

    #1838838
    skylight
    Partecipante

    [quote=”anbe40″ post=662092]Cerco di rispondere con un solo intervento.

    Dentro alla Certosa c’è una storia che mi appartiene e che è solo un ricordo doloroso e bello allo stesso tempo ed è stato grazie alla fotografia che ci ho rimesso piede dopo 7 anni.

    ….
    Non so come dire, non mi ci riconosco.

    Per me queste statue meritano di essere viste sotto un aspetto umano, hanno delle espressioni talmente belle e intense che a volte ne rimango incantata, e molto spesso commossa e i loro dettagli (vestiti, collane, capelli, mani, gesti…) riconducono all’essere umano, inevitabilmente. [/quote]

    Dico una sciocchezza hai mai pensato/provato a riprendere le statue inserendo nell’inquadratura una presenza umana…
    Potrebbe essere un passante, ripreso di spalle, di profilo, anche completamente in ombra, forse animerebbe di più le statue.. darebbe una connotazione differente.

    #1838937
    anna
    Partecipante

    Skylight sono molto soddisfatta delle ultime fotografie, non lo sono di quelle precedenti che ho voluto mostrare per far vedere la differenza, sostanzialmente si tratta di una evoluzione partita con tentativi a mio avviso poco convincenti per arrivare a queste ultime dove finalmente le vedo più vicine al mio modo di vedere.
    Non è che ti devono piacere a tutti i costi e che non ti dicono nulla si era capito dal tuo primo intervento.

    La Certosa non si può rappresentare con una manciata di fotografie a meno che non ci si accontenti di panoramiche e non è il mio intento.
    Non vedo il motivo per cui dovrei limitare o stabilire il numero di fotografie, questa cosa la trovo castrante.
    Non ci si può immaginare la foto e tornarci dopo un mese con la macchina fotografica, non si può ragionare solo sull’inquadratura escludendo il fattore luce che incide di parecchio sul risultato finale.
    Trovo sia necessario andarci sempre con la macchina fotografica perché a volte ci si ritrova davanti quel momento irripetibile e unico. Il posto lo conosco molto bene ed è per questo che il mio ragionamento è totalmente diverso dal tuo.
    Questo lavoro nasce principalmente da una mia esigenza e passeranno tanti anni ancora per consideralo terminato, probabilmente questa ricerca non avrà mai fine. Queste fotografie non nascono per essere commercializzate o con delle finalità particolari, non hanno la pretesa di dover trasmettere qualcosa a tutti i costi. Perché si deve sempre ragionare o basare su quello che agli altri piace? Io non sono così.

    Nelle mie fotografie non cerco la presenza umana, non la voglio e non mi interessa.
    L’idea è la tua, perchè non ci provi tu? 🙂

    #1839017
    skylight
    Partecipante

    [quote=”anbe40″ post=662191]
    Non è che ti devono piacere a tutti i costi e che non ti dicono nulla si era capito dal tuo primo intervento.
    La Certosa non si può rappresentare con una manciata di fotografie a meno che non ci si accontenti di panoramiche e non è il mio intento.
    )[/quote]

    Sono contento che tu sia soddisfatta del tuo lavoro e tanto basta. Poco conta il mio giudizio anche perchè non penso proprio di essere all’altezza di criticare lavori altrui. Il mio intento era di provare a ragionare sugli stimoli e sul nostro modo di fotografare. Ti ringrazio per lo scambio di opinioni. Ogni tanto seguo i tuoi post e vedo che segui un percorso con una costanza e un energie che apprezzo molto. Anche per questo mi sono permesso di dire la mia.
    Chissà magari qualche volta provo anch’io a fare qualche scatto alla Certosa, confesso che la voglia me l’hai fata venire! 😉
    Nel caso li posterò sicuramente e spero di trovare qualcuno che me li commenti in modo spietato!! (o)

    A presto

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