[Stefania]

Ciao Anna, come ben tu sai, anche io vado spesso in Certosa, per me e’ un rifugio di tranquillita’ e anche se a tanti potra’ sembrare strano, io mi rilasso completamente e mi sembra di evadere per un po’ dalla realta’ quotidiana, mi fermo per tempi lunghissimi ad osservare le statue e l’ultima volta ho quasi avuto l’istinto di accarezzare un viso tanto era bello e delicato.
Detto questo, onestamente preferivo i tuoi scatti con l’analogico, sia per le inquadrature che per il b&w, mi sembravano piu’ ariosi, questi mi danno l’idea di essere sacrificati dentro il fotogramma , quasi a voler cercare a tutti i costi il dettaglio, e come b&w lo trovo un po’ piatto con l’analogico mi pareva avesse un po’ piu’ di profondita’…….
Mi farebbe piacere un tuo passaggio sui miei scatti, per un sano confronto fotografico

Ciao Stefy

[anna]

Skylight, hai fatto benissimo a esporre il tuo pensiero, sono sempre disponibile a un confronto come questo. Ti ringrazio per la stima. Spero di vedere presto le tue fotografie sulla Certosa, se vuoi ti posso accompagnare volentieri.

[anna]

Stefania, capisco molto bene quello che intendi quando parli delle tue sensazioni, la Certosa é definita, e di fatto lo é, un museo all’aria aperta per la presenza di opere importanti ed evocative, parte della storia di Bologna é contenuta in quel luogo.

Per quello che riguarda le fotografie, apprezzo molto il tuo pensiero ma non lo condivido per i motivi che ho cercato di spiegare negli interventi precedenti, non escludo affatto l’uso dell’analogico ma non userò questo sistema per questo progetto che cercherò di portare avanti il più possibile. Non cerco a tutti i costi il dettaglio e non faccio certo fatica a trovarne, quei dettagli ci sono e richiamano ogni volta la mia attenzione, sarò fatta male che ti devo dire. 🙂
Nei prossimi giorni guarderò volentieri le tue fotografie.

Grazie per questo invito e per aver speso del tempo a dirmi ciò che pensi.

[Autore]

Post