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Il suggerimento che mi sento di darti è di fare delle prove, per esempio con una persona che si presta come modello. Fai mettere in posa il modello nelle posizioni che presumi dovrebbe occupare tuo figlio durante la cerimonia e scatti. Osservando i risultati potrai correggere fino al risultato ottimale. Per quanto riguarda l’attrezzatura, credo che alla fine te la possa cavare con il solo 18-85.

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Grazie Fabio, le mire iniziali erano meno ambiziose, ma avendo trovato un’occasione forse irripetibile per la 5d, non ho avuto esitazioni.

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Salve a tutti, mi introduco nell’argomento in quanto da un paio di giorni ho acquistato una SX20; ho fatto alcuni scatti, in automatico, in manuale e con priorità diaframmi, ma modificando e rimodificando le varie impostazioni non sono riuscito ad ottenere la stessa qualità d’immagine della mia precedente S5IS, che mi è parsa nettamente superiore in nitidezza e resa cromatica; sembrerebbe paradossale, in teoria le specifiche della SX20 farebbero supporre il contrario, ma così non è. Sto studiando per scoprire se per caso ho sbagliato qualche settaggio, anche se mi pare strano.

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Concordo in pieno con Aluks; anch’io ero inizialmente rimasto un po’ perplesso, sinceramente mi aspettavo di più di primo acchito, ma basta togliere l’automatico e smanettare con i settaggi che le foto buone vengono fuori. Appena arriverà un po’ di sole, ma vorrei provare anche senza, visto che fino a 430mm ci si arriva tranquillamente a f:5,6 in ottico, andrò a divertirmi a fare un po’ di caccia fotografica e scommetto che gli scatti saranno senz’altro di buon livello (anche in zoom digitale), nonostante si stia parlando di una pur sempre compatta.

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Ti compare sul monitor un bel riquadro rosso con una scritta rossa anch’essa all’interno che ti dice, se impostato in italiano, “CAMBIARE LE BATTERIE”. (se non ricordo male c’è anche un beep). Purtroppo non c’è un’indicatore del livello di carica, per cui vai “al buio”. Ti consiglio le ricaricabili, durano di più.

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Infatti per essere l’istantanea ricordo della domenica in gita fatta in full auto mode direi che il suo lo fa. Vedremo con i settaggi utente come se la caverà, ma ad occhio i risultati dovrtebbero essere soddisfacenti, almeno per un’utilizzo amatoriale. Comunque con lo zoom ottico alla massima focale se non erro si arriva ad un equivalente reflex di 420mm, quindi aggiungendo il digitale ti porti quasi in tasca più o meno un 600…la resa non sarà di un EF-L ma giocando un po’ sulle impostazioni credo si possano tirare degli scatti affatto male a questa focale “estrema”, anche se alla fine almeno per me non sarà questo l’impiego prevalente. Staremo a vedere.

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Come afferma Tropicana nell’ultima riga del suo intervento, al di là delle sue giuste considerazioni tecniche, io ho notato in prima persona il decadimento qualitativo rispetto alla 300D con il 15-55 “plasticotto” che avevo prima. La sostituzione l’ho effettuata solo per motivi pratici, monitor live view orientabile, compattezza ed ampia gamma di focali in ottica fissa, con la cosciente consapevolezza che sarei andato ad un certo discapito della qualità. Però per le foto che faccio mi andava bene così. Comunque, al di là di tutto, a me non pare affatto malaccio.

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Parlo da profano della tecnica, quindi mi astengo da darti consigli, ma emotivamente ti dico che sono riuscito ad ascoltare la nota suonata in quell’istante. Se il tasto non è quello giusto poco importa perchè credo che l’effetto prodotto sarebbe rimasto lo stesso, cioè coinvolgente.

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Kekkoy, non ho capito se hai risposto a me credendo che io fossi l’autore della foto… 🙂

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Io la trovo invece bella così com’è. Rispecchia esattamente lo stato d’animo cupo che ti pervade in quel frangente, “quel giorno volevo uscire ma visto il tempo che c’era me ne è passata la voglia”. Il campanile di conseguenza è rimasto fuori dalla finestra in tutti i sensi, giustamente sfuocato e sottoesposto perchè ha perso d’interesse rispetto alle intenzioni iniziali, forse inizialmente era stato individuato come il soggetto da fotografare quel giorno; viene sovrastato d’importanza dalle goccie di pioggia sul vetro, autentiche responsabili del verificarsi di quell’evento quindi giustamente risaltate perchè protagoniste e colpevoli. E’ una foto tecnicamente semplice ma a mio personalissimo avviso assolutamente non banale, seppur quasi sicuramente scattata quasi per caso (suppongo) .

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