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Novembre 8, 2008 alle 6:53 pm #1404901romassiPartecipante
Qualcun altro ha acquistato da questo negozio? Un amico sarebbe interessato ad acquistare la 40d dato il prezzo allettante ma restano alcune perplessità circa l’acquisto online da un negozio che non conosciamo… Qualsiasi consiglio e/o esperienza passata sono ben accetti…
Novembre 7, 2008 alle 4:28 pm #1404506romassiPartecipanteNel passaggio da un numero maggiore ad uno minore di bit/canale si perdono possibili sfumature di colore (ad es. 8bit=256 sfumature/colore, 14bit=16384 sfumature/colore) e quindi si riduce di molto il massimo numero di colori della foto. Questa perdita, purtroppo, prima o poi ce l’hai, anche perchè la stampa non consente valori così elevati come risulterebbero dal sensore. La comodità di lavorare con 14bit sta, a mio modo di vedere, esclusivamente nelle prime fasi di elaborazione, quando ancora puoi decidere alcuni aspetti come la correzione dell’esposizione della foto: essendo la gamma dinamica del sensore molto ampia, il RAW consente di correggere bene il sotto/sovraesposto (attento al rumore, nel primo caso..) prima che la foto venga definitivamente “congelata” in un file di tipo bitmap (sia esso jpeg o tiff o quello che vuoi). In altre parole, quando è la macchina a decidere (scatto in jpeg) il “taglio” delle sfumature di colore (e di conseguenza l’intervallo dinamico complessivo della foto) lo stabilisce lei secondo gli algoritmi interni, che sono fatti per prediligere ed ottimizzare le tonalità “centrali” della foto sacrificando un pò i toni chiarissimi e gli scurissimi: da questo risulta che le zone molto sovraesposte e quelle molto sottoesposte le perdi completamente perchè vengono appiattite e diventano tutte uguali. Scattando in RAW puoi decidere tu, mediante le curve, quali zone “ottimizzare” (cioè dove e come posizionare, all’interno della enorme gamma offerta dal sensore, la piccola gamma che ti puoi permettere in stampa) ma alla fine dovrai sempre tagliare da qualche parte perchè “la lunghezza della coperta è sempre quella”. Una volta creato il bitmap, secondo me, le possibilità di intervento sulla foto si riducono a tal punto da rendere pressochè inutile il mantenere una profondità così ampia, considerando anche che comunque, alla fine dovrai portare tutto a 8bit…Se, ad esempio, elabori il RAW in modo da tagliare via le alte luci (per cui le zone maggiormente esposte della foto, che potevano essere tirate fuori benissimo correggendo l’esposizione, appaiono inesorabilmente bianche) anche se crei un bitmap a 16bit non hai possibilità di correzione diverse da quelle che avresti se ne crei uno a 8bit. In più ti ritrovi un file molto più pesante da gestire che richiede una potenza di calcolo molto maggiore…
Novembre 7, 2008 alle 2:28 am #1404361romassiPartecipanteOriginariamente inviato da Bf109: Buona sera, vorrei avere un parere dagli esperti: sbaglio o Gimp “lavora” a 8 bit mentre il suo concorrente diretto a pagamento lavora a 16bit? ;hm Questa differenza che effetti genera su di un’immagine a 14bit scattata ad esempio con la 450d? (?) La qualità finale non ne risente? ):( Grazie e buona luce a tutti! [lo]
Ti rispondo dal basso della mia ignoranza, correggetemi se dico porcherie. I jpeg che usiamo in fotografia sono file compressi e codificati a 8 bit per canale, indipendentemente dalla macchina che li genera. Quelle che hanno l’elaborazione a 14bit per canale (40d, 450d e successive..), anzichè a 12 (tutte le altre), in fase di salvataggio del jpeg riducono automaticamente la profondità di colore prima di salvare il file a 8bit per canale. Per questo, se lavori con i jpeg, non serve a nulla disporre di un software di fotoritocco che supporta i jpeg fino a 16bit. Se vuoi sfruttare tutti i 14bit offerti dalla macchina devi scattare in RAW; in questo caso però è il software di acquisizione/elaborazione del raw che deve supportare i 14bit per canale, non il programma di fotoritocco (anche nel caso di Photoshop l’acquisizione del RAW avviene con un programma esterno, Adobe Camera RAW). Una volta elaborato il file RAW a 14bit puoi generare il tuo jpeg (oppure il tiff o il ppm se non vuoi compressione a perdere..) compatibile con lo standard a 8 bit che poi è quello che serve nella stampa. Tra i programmi di acquisizione dei RAW, ad esempio, UFRaw (che è interfacciabile direttamente con GIMP) supporta perfettamente i files a 14 bit per canale così come Adobe CR e DPP Canon. Ho letto che comunque, a breve, è atteso il supporto, da parte di GIMP, dei files fino a 32bit/canale grazie ad alcune nuove librerie che sono state introdotte assieme alla versione 2.6 del programma. Sinceramente, poi, devo ancora vedere quale sia il reale vantaggio dei 14bit rispetto ai 12 utilizzati precedentemente; prima usavo la 400d e, sinceramente, non vedo nessun miglioramento tangibile….l’unica differenza evidente è la dimensione dei files, ahimè!!
Novembre 6, 2008 alle 4:09 am #1404059romassiPartecipanteOriginariamente inviato da Tycos: Il termine freeware indica un software che viene distribuito in modo gratuito. Il freeware è distribuito indifferentemente con o senza codice sorgente, a totale discrezione dell’autore e senza alcun obbligo al riguardo. È sottoposto esplicitamente ad una licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni. [Fonte: Wikipedia] (so che non ha molta importanza nel contesto generale ma è per cultura personale
Capisco che si va leggermente fuori tema, ma penso che possa servire a fare un pò di chiarezza. Con la mia frase volevo semplicemente sottolineare che spesso si confondono tipologie di licenza molto diverse tra loro solo per il fatto che un software è distribuito gratuitamente. GIMP non è un freeware, bensì un software libero rilasciato su licenza GPL (general public license); essa fornisce all’utente una serie di libertà fondamentali (che le altre licenze, open source definition compresa, talvolta non forniscono) tra cui quella di utilizzarlo liberamente (anche per fini commerciali, cosa che molto spesso coi freeware è impedita), studiare il codice sorgente (per cui il programma DEVE essere opensource) ed eventualmente modificarlo a piacimento ri-distribuendo liberamente le copie modificate (a patto di farlo con le stesse modalità previste dalla licenza originale) senza imporre alcun vincolo sull’eventuale compenso richiesto. In questi aspetti sta la differenza fondamentale con un programma freeware che invece è un programma chiuso (non ho mai visto un freeware aperto e come conseguenza spesso accade che questi programmi contengano spyware e codice malvagio che non possono essere scovati facilmente), non è quasi mai utilizzabile liberamente (in genere sono per uso domestico e non commerciale), non è modificabile ed è liberamente distribuibile solo se il fornitore lo permette. L’aspetto di gratuità infine è un vincolo imposto solo dalla licenza freeware…non a caso il panorama del software libero e del software opensource (pensa alle innumerevoli distribuzioni commerciali basate su GNU/Linux) offre grandi opportunità di lavoro e profitto a coloro che sanno comprenderne la filosofia. I moderatori non me ne vogliano per il fuori tema…..
Novembre 5, 2008 alle 10:10 pm #1403965romassiPartecipanteSe può essere di aiuto a qualcuno a me è capitato una volta che il pop-up non si alzasse a causa della condensa. Avevo trasportato la EOS 400d (con la 40d non mi è più successo) in auto fuori dalla borsa e avevo l’aria condizionata accesa; al momento di uscire fuori (caldo spietato di Luglio e umido), poco dopo, il flash smise di alzarsi e quando premevo il pulsante di sgancio emetteva un suono poco gratificante. Dopo qualche ora di riposo e stabilizzazione della temperatura tutto tornò a posto. Non dobbiamo mai dimenticare di prestare attenzione alla condensa…
Novembre 5, 2008 alle 9:49 pm #1403958romassiPartecipanteIn effetti per creare le cornici è una bomba…anche io mi ci trovo benissimo, ormai lo uso da un bel pò di tempo e non rimpiango Photoshop se non per il filtro “Luci ombre” che in Gimp deve essere installato a parte (mediante un plugin) ma non è potente come quello di Photoshop. Il notevole valore aggiunto, secondo me, è dato dai seguenti aspetti: – è libero (GPL), per cui è aperto e liberamente distribuibile (da cui discende che è multipiattaforma, è sviluppato molto rapidamente, prevede una facile creazione ed installazione di plugin aggiuntivi e consente a coloro che non hanno comprato una licenza di photoshop di smettere di essere dei ladri) – è completamente gratuito (ma non per questo freeware, come in molti erroneamente lo indicano) – ha caratteristiche che, secondo me, rispondono in pieno alle esigenze di un fotoamatore (almeno per me)
Novembre 5, 2008 alle 6:32 pm #1403867romassiPartecipanteOriginariamente inviato da heimdal: l’ho provato, questa versione non è male, (una precedente aveva dei banner)….
Gimp non ha mai avuto nessun banner pubblicitario nè alcun spyware, state attenti a scaricarne l’eseguibile o i sorgenti esclusivamente dal sito ufficiale (se utilizzate una distribuzione basata su linux installatelo direttamente dai repository della distro – se usate Windows prelevate l’eseguibile dal sito ufficiale oppure, ancora meglio, ricompilatevi i sorgenti); essendo un programma libero (rilasciato sotto licenza GPL) può essere liberamente modificato e ricompilato da chiunque per cui in giro se ne possono trovare versioni diverse fatte da non si sa chi e non si sa come…
Ottobre 23, 2008 alle 4:21 am #1399337romassiPartecipante[quote]Originariamente inviato da longdream: ..in quanto anche il Tamron sembra non essere eccellente. Sulla base di quali elementi sostieni ciò?? @Pinolalavatrice Io mi trovo benissimo con il Tamron 17-50; purtroppo non posso fare confronti con il Sigma perchè non l’ho mai provato ma dai test che si leggono ovunque pare essere abbastanza superiore, sopratutto a livello di qualità ottica. L’obiettivo è molto nitido a tutte le focali, anche alla massima apertura (lo uso spesso a f2.8 nelle foto in interni senza flash); se scendi a f4 o f5.6, poi, raggiunge il meglio di se. L’AF è di tipo tradizionale, un pò rumoroso ma molto molto veloce e preciso anche in condizioni di bassa luminosità (ho a disposizione anche alcuni USM Canon, tipo il 28-105 e il 35-135 e ti assicuro che sono soltanto più silenziosi del Tamron). Unico aspetto negativo è l’impossibilità di usare il fuoco manuale quando è inserito l’AF (cosa che invece si può fare con gli USM) ma credo che anche il Sigma sia così. La qualità costruttiva mi pare adeguata al costo. La differenza di apertura massima tra i due è importante, dato che il Tamron rimane costante a 2.8 per tutta l’escursione delle focali mentre il Sigma no: questo è, secondo me, la caratteristica più importante di questa ottica ed è tipica delle ottiche di elevata qualità. La resa dei colori, infine, mi pare molto buona. Secondo me per la scelta devi valutare se la perdita di 20 mm di escursione (da 50 a 70, quante volte ti capita di spingerti oltre i 50 e di non poterne fare a meno??) valga il guadagno in termini di apertura massima (secondo me è fondamentale) e di qualità ottica (questa ultima considerazione è basata sui test che ho visto).
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