- Questo topic ha 75 risposte, 18 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 4 mesi fa da Lorenzo Canoniani.
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Luglio 3, 2014 alle 1:28 am #1807537Luca LupiPartecipante
Grazie Lorenzo per il chiarimento, e per la correzione di rotta operata.
Franco, non esistono sezioni apposite per le polemiche, e una critica non è necessariamente una polemica, lo diventa in un attimo quando viene bollata come tale senza motivo e ne viene minacciato l’oscuramento – poi sventato.Luglio 3, 2014 alle 1:45 am #1807542FrancoPartecipanteLuca, non esiste una sezione “polemiche” ma son certo che a qualcuno farebbe piacere, esistono invece delle sezioni apposite per gli argomenti off-topic:
– Canoniani Cafè (sezione off-topic)
– Comunicazioni con lo staff
– Mail privataLuglio 3, 2014 alle 2:44 am #1807547marco66PartecipanteMah sinceramente anche a me a volte e’ difficile seguire certi interventi visto la mia formazione scolastica di carattere tecnico
(alle superiori proprio non digerivo le materie umanistiche) ,ma
trovo il fatto comunque interessante per andare un po’ oltre (nei limiti delle proprie capacita’)l’esercizio di creare immagini . [lo]Luglio 3, 2014 alle 6:25 am #1807549fotograficamentePartecipantePer intervenire in una polemica del genere,sostenuta da personaggi storici di questo sito,credo che serva tutta la mia incoscienza
di neofita.
Devo dire che per mia indole mi trovo spesso fuori dal coro e mi viene naturale difendere chi lo è per giustificati motivi.
L’intervento di Itzer non è stato postato nella giusta sezione, ma non mi sembra né arrogante né maleducato.
La minaccia di oscuramento, da parte di Franco trova la sua giustificazione nel fatto che il post di itzer doveva essere proposto in un’altra sezione.Altra cosa sarebbe se fosse fondata sui concetti espressi da itzer,cosa che non è.
Sul merito della specifica sezione, io mi troverò tra quelli che purtroppo non avrà la cultura letteraria ed in storia dell’arte per poterne godere appieno.Con questo però dico anche che sono ben felice che venga sviluppata e ne rimango affascinato, sforzandomi di capire concetti in cui mi trovo catapultato a causa del vizietto di pigiare il pulsante di scatto.
Insomma penso che ci sia proprio spazio per tutti.
Certo che fortunatamente per fare belle foto non bisogna per forza avvera la laurea in belle arti.
Ligabue bocciato in tutte le scuole Svizzere mi risulta aver fatto qualche bel dipinto.
Il problema che emerge dalle parole di itzer forse però non è circostanziato a questa sezione.
Credo che lui si riferisca,visto che lo ha espresso spesso in altri topic,al funzionamento in generale del nuovo sito.
Su questo tema credo che tanti,staff ed amministratore compreso,abbiano convenuto che qualche problemino c’è.
A come la vedo io questo tema non deve essere soffocato. La cosa migliore sarebbe individuare i punti critici e
costruttivamente portare un mattonino per risolverli da parte di ognuno di quelli che come tanti a questo sito ci tiene.
Farlo non significa uno scontro all’ultimo sangue tra quelli a cui va tutto bene così comè e quelli che invece segnalano problematiche.
La cosa che mi disturba di più sono gli atteggiamenti snobistici e clan costituiti, che non fanno bene.
Mi auguro che tutto questo e l’addio di itzer, rientrino e trovino proseguo in altra sezione in maniera costruttiva.
Svisceriamo senza litigare tutti i problemi e cerchiamo soluzioni sia tecniche che concettuali.
Buona notte canonianiLuglio 3, 2014 alle 1:57 pm #1807570AnonimoOspiteIo credo che l’atteggiamento giusto, quando qualcuno spende il suo tempo per regalare gratuitamente conoscenze che altrimenti sarebbero di appannaggio esclusivo di università o istituti specialistici, sia quello del ringraziare, auspicando in un proseguio piuttosto che picchiando i pugni facendosi forti dell’idea che “certi concetti non li capisco e quindi metto in discussione l’opportunità stessa”.
A mio avviso la fotografia, nella sua più alta accezione, non può prescindere da una certa cultura, principalmente umanistica, in quanto è essa stessa materia umanistica. Dovrebbe essere auspicio di tutti coloro i quali ambiscano a fare un salto di qualità a livello fotografico una formazione umanistica atta a garantirci una produzione di immagini sensate e “utili”, dove per utilità s’intende la possibilità che la fotografia stessa “risolva” un qualcosa, diventando il mezzo, non il fine.
Quando si scatta una foto, ci si pone mai la domanda “Perchè?”
Non si può ridurre la Fotografia a sè stessa, come se fosse esclusivamente il fine, si svilirebbe di molto il valore della fotografia stessa, mentre si dovrebbe auspicare a renderla mezzo, per una testimonianza, un racconto, un documento.
A mio avviso la pratica fotografica a livello amatoriale presenta l’handicap dell’autoreferenzialità intesa come prodotto fine a sè stesso(l’immagine), piuttosto che come veicolo. Un approccio del genere è a mio parere estremamente riduttivo, oltre che inutile, dove per inutile non si intende svilire l’approccio stesso, legittimo.
Tuttavia oggi la pratica fotografica è considerata dai più mero divertimento, quindi la maggioranza degli amatori non si sogna minimamente di far foto con un perchè che vada oltre il ricevere un bravo dall’amico nel forum o nel social network.
La conseguenza è quello che vediamo quotidianamente, foto bellissime e perfettamente inutili, figlie di una “non cultura fotografica” propria del sistema contemporaneo. Se però la pratica è sempre e comunque una scelta individuale e non criticabile, la pubblicazione lo è, a parer mio. Che senso ha l’ennesima foto all’ennesimo tramonto, prodotta con attrezzatura stratosferica pagata con un anno del proprio lavoro? Se l’atto dello scatto è pur sempre legittimo, la sua pubblicazione è assolutamente inutile, in quanto non ha uno scopo, non “risolve”. La principale differenza tra una produzione d’autore e una da fotoamatore sta qui, nello scopo. L’autore non ha nemmeno bisogno di immagini di bellezza(intesa come senso estetico) ridondante, la foto può essere anche brutta, se ha uno scopo. L’amatore convoglia tutte le proprie forze, intenzioni, nel produrre immagini affascinanti e perfettamente inutili, senza un’ idea(dov’è l’idea nel presentare un tramonto? azzeramento cerebrale).Da qui agli atteggiamenti di non comprensione/tolleranza di questa sezione e del vostro lavoro, staff, il passo è immediato. Non c’è da stupirsi se il dialogo verrà meno, l’utenza media non ha questo tipo di interesse perchè l’approccio al fotografico è un altro. Sarebbe un peccato, vista l’oppurtunità, peraltro credo unica nel genere(forum). Ma non mi stupirebbe un totale fallimento, per nulla, non è un tipo di offerta adatta a un determinato pubblico, pubblico che non mi permetto di giudicare, nuovamente legittimando la paternità delle proprie scelte individuali, ma al quale consiglierei di essere più tollerante(così come un’altra parte di utenza lo è con le produzioni ridondanti e inutili o l’ennesimo topic sul passero, il coniglio o la lupa in gabbia) facendo sì che il disturbo si trasformi in opportunità, e al quale mi sento di dire infine che non serve una laurea in lettere e filosofia per “entrare” maggiormente in certe argomentazioni teoriche, basta aver voglia e (ahimè) sopratutto tempo di studiare, sempre che la Fotografia sia vera passione e non “hobby della domenica” o abbia, ancora, l’unico scopo dell’autogratificazione spiccia.
Personalmente vi ringrazio staff, io apprezzo e molto questo vostro nuovo impegno, e pur non avendo una laurea in antropologia o lettere, proprio grazie a “dialoghi astratti sulla fotografia – Fra65 e Acrobat” ho iniziato a comprendere molto di più sugli aspetti teorici di questa affascinante materia, e studiato molti dei testi di autori che prima non conoscevo. In tre anni ho letto circa 30 libri di pura teoria. Per me è stato un cambio di passo epocale, riguardo oggi la mia produzione di 3/4 anni fa, quando inizia seriamente a dedicarmici, ricca di inutile retorica, prodotta strizzando l’occhio all’osservatore con lo scopo dell’autogratificazione, con un sorriso, oggi la chiamo “Fotografia Paracula”.
Spero che grazie a voi possa esserlo(il cambio di passo) per molti altri veri appassionati, muovendo i primi passi verso una nuova consapevolezza circa la propria produzione fotografica, senza pensare che basti leggere per diventare artista o genio, ma avendo la possibilità di comprendere che senza determinate nozioni l’ambire a produrre “fotografia d’autore” non rimarrà che una chimera.Luglio 4, 2014 alle 5:33 am #1807601FrancoPartecipanteIn effetti in fotografia c’è una soglia, a dire il vero più di una, per cui tutte le cose assumono una diversa fisionomia, ed è proprio chi questa soglia non vuole vederla, neppure conoscerla, figuriamoci superarla, che la materia di studio diventa inconcepibile, e in alcuni casi, qualcosa da ostacolare…. questa è una routine che purtroppo conosco bene.
Tu Simone, Gibo78, l’hai superata questa soglia, e in questi casi, anche se bastano due parole per comprendere la cultura del fotografo che hai di fronte, l’ultima parola è sempre dovuta alle foto, tramite queste è facile comprendere lo stato di evoluzione di un fotografo, e quando parliamo di grandi maestri, di fotografia d’autore, la frase precedentemente espressa da qualcuno:
“nessuno mi toglie dalla testa la convinzione che la fotografia sia qualcosa di culturalmente mooolto più semplice”
è tanto limitata nella prospettiva, quanto sbagliata nella forma, se con essa ci riferiamo alla fotografia d’autore.Nulla è per caso, tutti i fotografi che ho avuto modo di conoscere e che hanno la fama di essere ritenuti “maestri” mi hanno trasmesso dei valori culturali, e per questi intendo dei valori sotto forma di conoscenza riferiti nello specifico al fotografico, di livello enormemente superiore alla media, in molti casi ho trovato impressionante la differenza di valori culturali, soprattutto in termini di filosofia e comprensione delle cose che riguardano il fotografico, quasi intima.
Leggere e comprendere il significato di una montagna di saggi sulla fotografia può arricchire il fotografo solo in minima parte, a volte infinitesimale, rispetto la complessità, il sapere e la conoscenza espressa da questi fotografi.
La fotografia è essenzialmente un fatto culturale, Ando Gilardi ha scritto un volumetto dedicato a coloro che la pensano diversamente, ma non lo consiglio, a volte guardarsi può far male, è più facile chiudere gli occhi e contrastare ciò che ostacola il nostro modo limitato d’intendere la fotografia……Luglio 4, 2014 alle 11:01 am #1807605LuppoloPartecipantee se qualcuno la soglia la vedesse bene, la conoscesse altrettanto bene, ma non avesse comunque voglia di superarla?
mi viene in mente Ansel Adams… proprio non riesco a vederci nulla di culturale…
Luglio 4, 2014 alle 12:38 pm #1807609AnonimoOspite[quote=”Lippolo” post=635707]e se qualcuno la soglia la vedesse bene, la conoscesse altrettanto bene, ma non avesse comunque voglia di superarla?
mi viene in mente Ansel Adams… proprio non riesco a vederci nulla di culturale…[/quote]
Non capisco dove sia il problema Filippo, ho ribadito più volte la legittimità delle proprie scelte, fotografiche e non.
Intendo dire che se un tale fotografo vuole occuparsi di una tale fotografia, può farlo senza problemi, qualsiasi pratica fotografica per me è legittima(mentre trovo inutile la pubblicazione di una certa fotografia a fine di condivisione, eccezion fatta se per scopi didattici). Qui si disquisisce piuttosto del valore della cultura(e quindi di questa sezione) nell’analisi di una certa fotografia, è diverso.
Se qualcuno dice che la fotografia è qualcosa di culturalmente moooolto più semplice, sta commettendo un errore, ed è oggettivamente così, lo dicono i libri di testo. Per poter comprendere una certa fotografia, non si può prescindere dal contesto storico/sociale, e questo vale anche per A.A.(che personalmente non amo particolarmente, pur riconoscendo il valore estetico della sua fotografia) che al di là di un certo pittorialismo/opacità dell’immagine(pittorialismo non fine a sè stesso comunque, ma utilizzato per aiutare a valorizzare la bellezza di certi ambienti naturali, in poche parole, sensibilizzare la società allle tematiche ambientali), ha mostrato un’ America in un determinato momento storico ai più sconosciuta, quindi ha “dato” qualcosa, un qualcosa che prima di allora non c’era, e per questo assume un valore. Convinto ambientalista, si è concentrato in particolare sui parchi nazionali, e con l’insistenza di un certo tipo di sguardo, ha cercato di portare agli occhi degli americani l’importanza del patrimonio paesaggistico, e l’impatto dell’uomo sull’ambiente. La sua stessa fotografia negli anni nostri non avrebbe lo stesso valore sociale. Per comprenderlo però è evidente che serva un minimo di cultura di base, oltre che specifica.Il concetto in sintesi è: se non riconosco il valore di un certo lavoro di un tale artista/fotografo/pittore/scultore/architetto eccetera, che la critica e il pubblico specializzato amano, io parto dal presupposto di non essere in grado di valutarlo per carenze culturali(non comprendo), mentre la maggioranza dell’utenza media dice “è una sòla, se non fosse per il critico che l’ha spinto sarebbe spazzatura” …(non sono io che non capisco, è il lavoro a essere sopravvalutato) dimostrando ottusità intesa come trincerarsi dietro a barriere autocostruite atte a proteggere il proprio status.
se qualcuno vedesse bene la soglia non potrebbe che oltrepassarla, non si tratta di voglia a mio parere, se così fosse denoterebbe scarso interesse per la materia, si tratta piuttosto di una certa fumosità intorno alla soglia che impedisce di oltrepassarla con sicurezza, basta spazzare via le nuvole, fare chiarezza. ovviamente studiando 😀
“Negli ultimi tempi, la fotografia é diventata una forma di divertimento diffusa quasi quanto il sesso e il ballo, il che significa che, come quasi tutte le forme d’arte di massa, non é esercitata dai più come arte. È soprattutto un rito sociale, una difesa dall’angoscia e uno strumento di potere…
Adoperare una macchina fotografica allevia l’angoscia che l’ ossessionato dal lavoro prova non lavorando, quando è in vacanza e dovrebbe teoricamente divertirsi.”
Susan Sontag, Sulla fotografia (erano gli anni ’70)Luglio 4, 2014 alle 12:57 pm #1807612FrancoPartecipanteFilippo, ovviamente saprai che Ansel Adams è stato uno dei più grandi pensatori e teorizzatori del mondo della fotografia del secolo scorso, era un abile pensatore, teorizzatore, a lui sono dovute una grande quantità di teorie, è stato un fine intellettuale, oratore, inventore, un valido scrittore, sostenitore dei valori umani e naturali…..
Non si tratta di non aver voglia di superare un certo limite, una volta che l’hai superato ci sei dentro.
Immagina di non essere interessato ad approfondire alcuni aspetti della fotografia, oppure ad avere una visione parziale, così facendo chiudi gli occhi e limiti il tuo modo di vedere le cose, nulla di male, vedrai solo alcune cose e quando ti troverai di fronte ad alcune situazioni le vedrai con i limiti imposti dal grado di cultura e comprensione (umanistica, teorica, tecnica, ecc) che ti competono, e ovviamente sarà per te difficile fotografare per ottenere determinati risultati senzai determinati “doni” (naturali ed aquisiti), ma non è detto, c’è sempre il calcolo delle probabilità che ci dice che dopo xxx foto, una viene come vogliamo, oppure possiamo svolgere un lavoro da copisti, ci alleniamo a guardare le foto e a trasferire nelle nostre quello che l’autore di una foto, oppure di un progetto ha “pensato” al posto nostro, questa è una pratica molto comune ed è la via più facile, breve, per ottenere dei risultati, ma non per conseguire dei risultati superiori, consolidati nel tempo….Luglio 4, 2014 alle 1:06 pm #1807616MassimoPartecipante[quote=”Lippolo” post=635707]e se qualcuno la soglia la vedesse bene, la conoscesse altrettanto bene, ma non avesse comunque voglia di superarla?[/quote]
Aggiungo….. e se per tanti questa “ipotetica soglia” fosse ben distante da quella fino a qua teorizzata?Luglio 4, 2014 alle 1:17 pm #1807618LuppoloPartecipante[quote=”78gibo” post=635711]
Non capisco dove sia il problema Filippo, ho ribadito più volte la legittimità delle proprie scelte, fotografiche e non. [/quote]infatti io rispondevo solo a Franco…
Franco, Simone, non voglio mica dire che AA fosse un sempliciotto che girava con strane robe sopra dei cavalletti…
volevo solo dire che l’aspetto culturale nelle sue foto non c’è, punto.percepisco una sorta di tensione ad un elitarismo della fotografia (potrei ovviamente sbagliarmi), a me totalmente estraneo…
Luglio 4, 2014 alle 1:23 pm #1807619ItzerPartecipante[quote=”fra65″ post=635703]…
la frase precedentemente espressa da qualcuno:
“nessuno mi toglie dalla testa la convinzione che la fotografia sia qualcosa di culturalmente mooolto più semplice”
è tanto limitata nella prospettiva, quanto sbagliata nella forma, se con essa ci riferiamo alla fotografia d’autore.
……[/quote]Il problema, caro Franco, è che quel “qualcuno” ha a cuore le sorti del Sito più di quanti, invece, abbiano a cuore il proprio ego.
Qui non siamo all’Accademia, ma in un sito fotografico amatoriale, a-ma-to-ria-le, e per uno che supera le vostre soglie, ce ne sono mille che fotografano per puro diletto e di quelle soglie se ne fanno un baffo.
Se per Ando Gilardi la fotografia è un fatto culturale, per Me è il colore di un bel paesaggio, il volo di un uccello, una farfalla che si posa su un fiore ed ancora nessuno mi toglie dalla testa la convinzione che la mia fotografia sia ALTRETTANTO dignitosa. Anche se non andrò mai sui libri e sono solo oggetto di “scoglionamenti” (questa, caro Albo, proprio non mi va giù).
Volete farvi la vostra sezione su misura per quelli che hanno superato la soglia? Nulla in contrario, ma attenzione a non perder di vista, in questo modo, le realtà di un Sito che langue inesorabilmente e vi assicuro che facebook, che neppure frequento, non c’entra nulla.
Un Sito che è diventato pesante, pedante, troppo articolato, fotograficamente inguardabile. Noioso.
Un Sito che a suo tempo mi ha dato molto, ma che adesso sempre meno mi interessa e non mi insegna più nulla.
E qui la finisco per davvero, tanto so che non ci metteremo mai d’accordo.Luglio 4, 2014 alle 1:31 pm #1807620AnonimoOspite[quote=”Lippolo” post=635718][quote=”78gibo” post=635711]
Non capisco dove sia il problema Filippo, ho ribadito più volte la legittimità delle proprie scelte, fotografiche e non. [/quote]volevo solo dire che l’aspetto culturale nelle sue foto non c’è, punto.
percepisco una sorta di tensione ad un elitarismo della fotografia (potrei ovviamente sbagliarmi), a me totalmente estraneo…[/quote]
Filippo, ti ho spiegato prima che ti stai sbagliando, l’aspetto socio culturale nelle sue foto c’è eccome, evidentemente legato al contesto storico e sociale di quegli anni. Il problema è proprio questo, avere ala capacità o meno di saper valutare un lavoro, dipende da quanto abbiamo approfondito l’argomento. Se avessi approfondito anche solo la sua biografia non potresti mai difendere questa tua affermazione.
E il portare argomenti come elitarismi, snobismi eccetera non fa che confermare la mia tesi sulla trincea. Tu sei una persona assolutamente intelligente, che si sta arenando su uno scoglio solo per difendere l’indifendibile, lo status e la moda imperante qui.
Qui non si tratta di dire io sono meglio perchè so, io non mi reputo migliore di nessuno, per quanto si continui a battere lo stesso chiodo.
Si tratta solo di riconoscere che per giudicare serve sapere, altrimenti non si avrà che un giudizio parziale fondato esclusivamente su una visione superficiale e parziale delle cose.
Vorrei sapere qual’è il tuo fotografo preferito(e non rispondermi un canoniano) e perchè. Se non avessi un fotografo preferito, avalleresti la mia tesi. Se l’avessi mi piacerebbe sapere il metro di valutazione, perchè io non trovo altro modo di giudicare un lavoro se non attraverso la totale comprensione dello stesso. Se mi rispondessi che la tua fotografia è amatoriale e senza pretese, sarebbe più che legittimo. Quello che conta è la consapevolezza di sè.
E con questo io non mi ritengo assolutamente un fotografo, un artista, un autore, sono come te un amatore. Amando la fotografia come materia di studio e arte, mi piace andare a vedere mostre e capire quello che sto vedendo, e non capisco, davvero, che cosa ci trovi di elitario in tutto questo.Luglio 4, 2014 alle 1:57 pm #1807621LuppoloPartecipanteNon sono in trincea e lo sai…
Sono al più un appassionato di fotografia e la mia fotografia è strettamente amatorialeSono totalmente d’accordo che per giudicare occorre sapere, per questo cerco di studiare qualcosa appena ho un pò di tempo libero o se non altro cerco di parlare di fotografia tutti i giorni
Sull’elitarimo ho messo le mani avanti, potrei anche sbagliarmi, ma il rischio è alto…
su AA… l’aspetto culturale lo percepisci solo se conosci la sua storia, la sua vita, il periodo…
Io, oggi, guardo le sue foto, mi stupisco di come ha fatto ad ottenere un bianco e nero così col digitale (ragiono per assurdi) e non posso fare a meno di apprezzare le sue foto, senza coglierne l’aspetto culturale (o meglio, forse, sociale)fotografi preferiti? 4 o 5 Canoniani…
Luglio 4, 2014 alle 1:59 pm #1807622Lorenzo CanonianiAmministratore del forumIo credo che aldila’ delle critiche lecite si debba cercare di analizzare la cosa con occhi diversi.
Ogni utente rimane assolutamente libero di usufruire del sito come meglio crede, quindi la nostra priorita’ non e’ quella di alzare l’asticella del suo livello (a mio avviso un grosso errore) ma semplicemente aumentare la sua eterogeneita’.
Comprendo benissimo che cio’ che verra’ scritto dai commentatori ufficiali in queste sezioni dai piu’ non verra’ nemmeno letto ma va benissimo, perche’ con questo progetto non era nelle nostre intenzioni “fare numeri”.
Al contrario di come continua a sostenere Paolo non siamo per nulla con l’acqua alla gola e ci possiamo permettere di mettere in campo nuove idee liberi dal pensiero che debbano per forza piacere a tutti.
Detto questo il sito continua a rimanere cio’ che e’, non e’ cambiata per nulla la sua linea editoriale che continua a rivolgersi come prima a tutti quanti indistintamente.Ora queste sezioni rappresentano un piccolissimo spazio in percentuale del forum aperte a coloro che desiderano approfondire taluni aspetti, per chi non ne fosse interessato continua ad essere disponibile il 95% del rimanente forum.
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