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Il Flash su fotocamere EOS Canon: Guida completa

Il Flash su fotocamere EOS Canon: Guida completa

 

 Capitolo 7: Caratteristiche comuni dei flash EOS.

A seguire esporrò le caratteristiche dei flash Speedlite. Devo però specificare che non tutti i flash in questione sono dotati di tutte le caratteristiche che elencherò, ed alcune di esse funzionano solo in accoppiata con determinati corpi.
Per maggiori dettagli potete consultare questa pagina:
In essa potete confrontare diversi corpi macchina e unità flash in modo da determinarne le compatibilità e sapere quali caratteristiche avete a disposizione con la vostra attrezzatura.

7.1 Lampo di rimbalzo: orientamento e inclinazione della testa

Molti flash prodotti da Canon permettono l’inclinazione o la rotazione laterale (o entrambi) della testa. Il 430EZ, ad esempio, permette di inclinare la testa verticalmente da 0° (girata in avanti) a 90°, ruotarla verso destra da 0° a 90° e verso sinistra da 0° a 180° (girata verso le spalle!). Sono presenti delle tacche di riferimento per sapere che angolo si è impostato e pulsanti a molla per il bloccaggio nella posizione desiderata. Il 580EX si spinge addirittura oltre permettendo la rotazione completa a 180° sia destra che a sinistra ed usa un solo pulsante per bloccare entrambi i movimenti.
Inclinazione e rotazione sono essenziali per la tecnica del lampo di rimbalzo in quanto consentono di orientare il flash verso pareti e soffitti per ammorbidire la luce. I lampi diretti tendono a produrre una luce molto dura perché provengono da una fonte di dimensioni relativamente piccole, e quindi risulta sgradevole nelle foto di persone. Per ulteriori dettagli consultate la sezione sulla qualità della luce.
I lampi di rimbalzo ammorbidiscono la luce in modo molto gradevole, ma soffrono di alcuni svantaggi. Il primo è ovvio, non si può usare questa tecnica all’aperto se non usando un riflettore o qualcosa di simile (che dovreste portare con voi), quindi risulta molto più pratico impiegarla in spazi chiusi. Però anche in questo caso si possono nascondere delle insidie. Capita abbastanza spesso che in alcuni ambienti le pareti (o le superfici più vicine) siano scure e che i soffitti siano troppo alti. A volte invece si ha a che fare con i colori delle superfici (la prima causa sono le vernici di pareti e soffitti), che possono tingere la luce che vi rimbalza sopra e provocare fastidiose dominanti sulle foto. Un altro inconveniente molto comune si presenta facendo rimbalzare il lampo solo sul soffitto, questo infatti può produrre delle brutte ombre sugli occhi o sotto al naso. Molti fotografi, infatti, attaccano un cartoncino bianco alla testa del flash con un elastico in modo da avere una riflessione più diretta ed alleggerire queste ombre (non a caso unità professionali come il 580EX sono dotate di un piccolo “cartellino” bianco estraibile per svolgere questa funzione, un altro caso notevole è un modello prodotto da Metz che è dotato di una parabola secondaria (per svolgere meglio il compito). E per ultimo, far rimbalzare la luce su altre superfici ne diminuisce l’intensità riducendo la portata del flash di circa la metà costringendo ad utilizzare una sensibilità maggiore (pellicola o sensore che sia) o ad aprire maggiormente il diaframma.
Le unità flash economiche che non sono dotate di testa orientabile non permettono da sole l’impiego di lampi di rimbalzo. Questa limitazione è aggirabile grazie ai cavi prolunga TTL, grazie ai quali potete puntare il flash in qualsiasi direzione vogliate. Fate comunque attenzione, perché questo escamotage non funziona correttamente con le unità che basano la propria misurazione sui sensori esterni come i flash automatici e gli A-TTL, perché il sensore registrerà la luce riflessa sulla superficie su cui lo puntate e non sul soggetto.

Unità Speedlite con testa non orientabile:
90EX, 160E, 200E, 220EX, 300EZ, ML-3, MR-14EX ed MT-24EX*.

Unità Speedlite con testa solo inclinabile:
270EX, 270EX II e 280EX.

Unità Speedlite con testa inclinabile e ruotabile:
300TL, 320EX, 420EZ, 420EX, 430EZ, 430EX, 430EX II 480EG, 540EZ, 550EX, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite con testa ruotabile di 180° a desta e sinistra:
580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite con testa inclinabile e ruotabile con pulsante si sbocco singolo:
430EX, 430EX II, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite con testa inclinabile verso il basso per scatti macro:
540EZ, 550EX, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite con pannelino riflettente estraibile:
580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

*Lo Speedlite MT-24EX è un flash macro dotato di due teste orientabili e separabili dal loro supporto. Questo significa che non ha la testa fissa come gli altri della lista in cui è inserito, ma al tempo stesso non è fatto per funzionare come un normale Speedlite per montaggio su slitta a caldo. Inoltre, essendo un flash per macro, non è progettato per eseguire lampi di rimbalzo, anche se ,in ambienti di piccole dimensioni, la potenza potrebbe risultare sufficiente.

7.2 Testa con parabola zoom

I flash esterni Canon di fascia medio-alta sono dotati di piccoli motori elettrici per muovere la lampada flash più vicino o lontano dalla lente della testa. Questo permette di modificare l’angolo di copertura del lampo emesso. Più la lampada sarà vicina alla lente maggiore sarà l’angolo e viceversa. Significa anche che il lampo potrà essere concentrato quando sarà necessario raggiungere distanze maggiori e di conseguenza risulterà più efficiente (cioè la luce emessa non verrà sprecata per illuminare aree non inquadrate dall’obiettivo).
Tipicamente lo zoom motorizzato copre l’equivalente di focali dal 24 al 80mm o da 24 a 105mm attraverso passi intermedi prefissati (24-28-35-50-70-80mm, la variazione continua dello zoom non è supportata). Ricordate comunque che il limite superiore dello zoom non impedisce di usare il flash con obiettivi più lunghi, significa solo che il flash non può concentrare ulteriormente il lampo per aumentarne l’efficenza, perlomeno, non senza un extender (vedi). Purtroppo questo non è vero per l’inverso. Se usaste il flash regolato su 24mm e montaste un obiettivo da 17mm otterreste un’immagine con una caduta di luce ai bordi assimilabile alla vignettatura (angoli bui) perché l’angolo di copertura del lampo è inferiore all’angolo di campo dell’obiettivo.
Alcuni flash con zoom sono dotati di controlli manuali eseguibili tramite i pulsanti di controllo, altri sono solo automatici (si regolano automaticamente sul valore più vicino possibile alla focale impiegata nel momento in cui si preme a metà il pulsante di scatto), altri vanno regolati spostando fisicamente la testa del flash. I flash di Canon sono programmati per impostarsi automaticamente a 50mm quando la testa è girata in posizioni differenti da quella di base, oppure a 35mm quando sono installati obiettivi compatibili ma non EF.
Molti corpi macchina digitali che hanno un sensore con superficie inferiore alla classica pellicola da 35mm (per non citare le analogiche APS orami destinate all’obsolescenza) non compensano il fattore di moltiplicazione che ne deriva (1,6 o 1,3 o 1,25 per le APS analogiche), quindi tecnicamente sprecano luce coprendo un’area maggiore di quella richiesta dall’obiettivo (virtualmente moltiplicato). Questo “inconveniente” è stato risolto con i corpi digitali ed i flash più recenti (vedi lista sotto). Quando il flash compatibile viene collegato a questi corpi compaiono due piccoli quadrati concentrici sul display LCD (segnalo queste pagine dove si tratta un bug riferito al 580EX in accoppiata con la EOS 20D)
Tenete sempre presente che la testa del flash si regola sempre alla focale minore o uguale alla focale dell’obiettivo installato. Quindi se avete montato un 100mm, il flash può scegliere fra 80 e 105mm, ma benché 105mm sia più prossimo, selezionerà 80mm in modo da non proiettare una cono di luce minore di quello che coprirebbe l’obiettivo, e quindi non provocare lo scurimento degli angoli della foto.
Le unità flash dotate di testa zoom e compatibili con i sistemi wireless si regoleranno a 24mm quando attivano tale modalità di funzionamento. Le unità non dotate di regolazioni manuali funzioneranno sempre e solo a 24mm, mentre i modelli in grado di essere regolati manualmente vi permetteranno di sceglier lo zoom più adatto alle vostre esigenze.
La scelta manuale dello zoom, in realtà, non è molto usata in ambiti che non siano il controllo wireless, ma se usata con cognizione può essere sfruttata per creare effetti come spotlight o di vignettatura stringendo il cono di luce grazie a zoom inferiori a quello “imposto” dall’obiettivo (in pratica si tratta di un uso intenzionale e consapevole dell’inconveniente descritto sopra). L’altro uso tipico dello zoom manuale è quello di regolare la parabola in base alla focale se state lavorando con vecchie ottiche manuali adattate e che quindi non comunicano con il corpo macchina.

Tutti i flash Canon in cui compare la lettera Z, come il 540EZ, sono dotati di parabola zoom motorizzata. Anche i modelli di fascia medio-alta della serie contenete la lettera X sono dotati di parabola motorizzata (es. 430EX, 550EX, ecc.).
Due fotocamere EOS analogiche, la 100 e la 5, sono dotate di un flash integrato con parabola zoom a tre posizioni, questo spiega perché il flash della EOS 100 ha un numero guida 17 a 80mm. Quando il flash è alla focale minima esso presenta un tipico (per i flash integrati) numero guida 12. Canon non ha continuato a fornire questa caratteristica nei corpi successivi, presumibilmente perché i vantaggi del flash zoom non erano ripagati dai costi, dalla sofisticazione e dall’ingombro del meccanismo.
I principali svantaggi dei flash zoom motorizzati sono il ronzio udibile quando il motore viene azionato e l’ingombro e peso maggiori della testa necessari ad alloggiare tale meccanismo.

Anche se non propriamente zoom, è giusto citare in questa sezione anche il wide panel poiché, di fatto, ne amplia l’escursione. Infatti, oltre allo zoom motorizzato, alcune unità possiedono un piccolo wide panel estraibile che serve per ampliare l’angolo di copertura massimo consentito dal meccanismo automatico. Come potete immaginare, utilizzare questo strumento riduce ulteriormente la portata del flash, ma a volte coprire focali più corte è più importante della portata massima.

Unità Speedlite dotate di testa zoom non motorizzata:
270EX, 270EX II e 320EX.

Unità Speedlite dotate di testa zoom motorizzata:
300EZ, 420EZ, 420EX, 430EZ, 430EX, 430EX II, 540EZ, 550EX, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

7.3 Copertura delle teste dei flash

Unità flash.

Unità Speedlite con testa a copertura 24mm fissa:
90EX.

Unità Speedlite con testa a copertura 28mm fissa:
220EX.

Unità Speedlite con testa a copertura 35mm fissa:
160E, 200E* e 480EG**.

Unità Speedlite per fotografia macro (copertura fissa):
ML-3, MR-14EX e MT-24EX.

Unità Speedlite con testa zoom NON motorizzata a due posizioni (24 e 50mm):
320EX.

Unità Speedlite con testa zoom NON motorizzata a due posizioni (28 e 50mm):
270EX e 270EX II.

Unità Speedlite con testa zoom NON motorizzata a quattro posizioni (24, 35, 50 e 85mm):
300TL.

Unità Speedlite con testa zoom motorizzata a quattro posizioni (24, 35, 50 e 70mm) solo automatica:
300EZ

Unità Speedlite con testa zoom motorizzata a sei posizioni (24, 28, 35, 50, 70 e 80mm) automatica e manuale:
420EZ e 430EZ.

Unità Speedlite con testa zoom motorizzata a sei posizioni (24, 28, 35, 50, 70 e 105mm) solo automatica:
380EX e 420EX.

Unità Speedlite con testa zoom motorizzata a sette posizioni (24, 28, 35, 50, 70, 80 e 105mm) automatica e manuale:
430EX, 430EX II, 540EZ, 550EX, 580EX e 580EX II.

Unità Speedlite con testa zoom motorizzata a 10 posizioni (20, 24, 28, 35, 50, 70, 80, 105, 135 e 200mm) automatica e manuale:
600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite dotate di wide panel e relativa focale minima:
18mm – 540EZ:
17mm – 550EX;
14mm – 430EX, 430EX II, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite con funzioni wireless e testa a copertura fissa
90EX.

Unità Speedlite con funzioni wireless e testa zoom motorizzata solo automatica:
420EX.

Unità Speedlite con funzioni wireless e testa zoom motorizzata automatica e manuale:
430EX, 430EX II, 550EX, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite in grado di riconoscere le dimensioni del sensore dalle fotocamere compatibili:
430EX, 430EX II, 580EX, 580EX II, 600EX e 600EX-RT.

* Lo Speedlite 200E può essere dotato di un accessorio clip-on, il Wide Adapter 200E che amplia la copertura da 35mm a 28mm.

** Lo Speedlite 480EG può essere dotato di due accessori clip-on, il Wide Panel 480EG-20 in grado di ampliare la copertura da 35mm a 20mm e il Tele Panel 480EG-135 in grado di ridurre la copertura da 35mm a 135mm.

Fotocamere

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 35mm, NG 12:
EOS 750 (la prima EOS dotata di flash integrato), EOS 700, EOS 10, EOS 1000F QD ed EOS 5000.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 35mm, NG 14:
1000FN QD*.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 28mm, NG 12:
EOS 500, EOS 300, EOS 300V, EOS 500N, EOS 3000 ed EOS 3000N.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 28mm, NG 13:
EOS 50/50e, EOS 30/33 ed EOS 30V/33V.

Fotocamere con flash integrato e zoom motorizzato automatico a tre posizioni (28, 50 e 80mm), NG 12-13-17:
EOS 100 ed EOS 5.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 22mm**, NG 10 e 11:
EOS IX (NG 11) ed EOS IX 7 (NG 10).

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 15mm***, NG 12 (high profile):
EOS 7D.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 17mm***, NG 9,2:
EOS 1100D.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 17mm***, NG 13 (high profile):
EOS 1000D, EOS 350D, EOS 400D, EOS 450D, EOS 500D, EOS 550D, EOS 600D, EOS 650D, EOS 20D, EOS 20Da, 30D, 40D, 50D, EOS 60D ed EOS 60Da.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 18mm***, NG 12:
EOS D30 ed EOS D60.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 18mm***, NG 13:
EOS 10D.

Fotocamere con flash integrato e copertura fissa a 18mm***, NG 13 (high profile):
EOS 300D.

Fotocamere senza flash integrato:
EOS-M, EOS 650/620/600, EOS 850, EOS-1, EOS RT, EOS 1000, EOS 1000N, EOS-1N, EOS-1N RS, EOS 3, EOS-1v, EOS-1D, EOS-1Ds, EOS1D Mark II, EOS-1D Mark IIN, EOS-1D Mark III, EOS-1Ds Mark II, EOS-1D Mark III, EOS-1Ds Mark III, EOS 5D, EOS 5D Mark II, EOS-1D Mark IV, EOS-1D X, EOS 5D Mark III, EOS-1D C, EOS 6D.

Fotocamere che comunicano le dimensioni del sensore ai flash compatibili:
EOS 1000D, EOS 1100D, EOS 350D, EOS 400D, EOS 450D, EOS 500D, EOS550D, EOS 600D, EOS 650D, EOS 20D, EOS 20Da, EOS 30D, EOS 40D, EOS 50D, EOS 60D, EOS 60Da, EOS 7D, EOS 5D, EOS 5D Mark II, EOS 5D Mark III, EOS-1D Mark II, EOS-1D Mark IIN, EOS-1D Mark III, EOS-1D Mark IV, EOS-1Ds Mark II, EOS-1Ds Mark III, EOS-1D X, EOS-1D C, EOS 6D.

* Sembra strano che un modello di fascia bassa possieda un flash più potente di modelli superiori, ma queste sono le informazioni fornite da Canon ne suo Camera Museum:

** Queste fotocamere impiegano una pellicola più piccola della classica 35mm, pertanto “beneficiano” di una moltiplicazione di 1,25x rispetto al formato più diffuso, di conseguenza la parabola equivale a circa a 28mm.

*** Queste fotocamere impiegano un sensore più piccolo della classica 35mm, pertanto “beneficiano” di una moltiplicazione di 1,6x rispetto al formato più diffuso, di conseguenza la parabola da 15, 17 e 18mm equivale rispettivamente a circa a 24, 27 e 29mm.

7.4 Luce AF ausiliaria

Per le fotocamere basate sui sensori AF passivi (tutte le EOS rientrano in questa categoria eccetto la EF-M) è molto difficile mettere a fuoco con poca luce, questo perché esse rilevano la differenza di contrasto fra le aree chiare e quelle scure. Ecco perché molte EOS sono dotate di una luce ausiliaria che si illumina quando la luce è giudicata insufficiente per effettuare la messa a fuoco. Su alcuni modelli si tratta di una “relativamente discreta” luce rosso brillante (LED – diodi ad emissione di luce), in altri modelli si tratta di una irritante luce bianca (luce ad incandescenza), in altri ancora è una ancor più irritante impulso emesso dal flash integrato (a seguire troverete la lista dei queste fotocamere).
Quasi tutti i flash esterni di Canon prodotti per il sistema EOS sono dotati di una luce rossa dedicata all’assistenza del modulo AF (spesso nei manuali è indicata come luce ausiliaria). Essa è collocata dietro ad un vetrino protettivo in plastica rossa ed è formata da uno o due LED ad alta brillantezza. La sua funzione è quella di proiettare dei cerchi rossi attraversati da strisce nere, quindi un disegno ad alto contrasto che, “sparato” sul soggetto, permette al modulo AF di portare a termine il suo compito. Il colore rosso venne scelto per due ragioni, innanzi tutto perché già agli albori del sistema EOS i led rossi ad alta potenza erano già disponibili, poi perché ha il vantaggio che l’illuminazione rossa causa una minore dilatazione delle pupille rispetto a luci di altri colori. La luce rossa a volte è descritta come quasi infrarossa, ma a conti fatti è visibile.
Una caratteristica importante da ricordare è che la luce AF funziona soltanto quando l’AF è impostato in modalità One-shot. Essa non funzionerà se viene impostata la modalità AI Servo o in qualsiasi modalità scena che implichi questa impostazione dell’AF con le impostazioni Sport. Questa limitazione è dovuta al fatto che in modalità AI Servo, la fotocamera, è costantemente in fase di messa a fuoco e traccia il movimento del soggetto, quindi dovrebbe illuminarlo continuamente.
Ci sono altre condizioni in cui la luce AF non funziona anche se c’è poca luce. Un caso da conoscere si verifica quando, con un corpo macchina con punti AF multipli, viene selezionato un punto che la luce AF non è in grado di coprire (i punti non centrali nella maggior parte dei casi). Molti Speedlite infatti possono illuminare solo l’area centrale dell’inquadratura, dunque se passare al punto AF centrale, tutto torna a funzionare correttamente. Ci sono però due eccezioni che verranno trattate in seguito, la EOS 5 e la EOS 10.
A condizionare la copertura della luce di ausilio AF non è solo la quantità di punti AF, ma anche l’epoca in cui venne messo in commercio il flash. Per esempio, il 430EZ venne messo in commercio quando tutte le EOS presenti in catalogo avevano un solo punto AF. Di conseguenza venne progettato per le esigenze di quel preciso momento e non può coprire tutti i punti AF di fotocamere successive come, ad esempio, la EOS 30 (dotata di 7 punti). Al contrario il 420EX è in grado di coprire fino e 7 punti AF, rendendolo pienamente compatibile con moltissime EOS dell’epoca pre-digitale e molte digitali del primo momento. La lista delle compatibilità seguirà sotto.
La portata massima della luce ausiliaria varia da modello a modello, ma in generale si attesta fra i 5 e 10 metri misurata fra il flash ed il soggetto. Come al solito, per i flash in grado di coprire più punti AF, la portata per i punti esterni è inferiore a quella per il centrale. Gli Speedlite MR-14EX e MT-24EX hanno una piccola luce modellante al posto del led rosso che svolge entrambe le funzioni. Lo MT-24EX Può essere configurato in modo che tale luce si accenda premendo a metà il tasto di scatto due. Lo MR-14EX invece richiede la pressione del tasto lamp sul suo controller per accenderla.

Unità Speedlite con luce ausiliaria in grado di coprire il solo punto AF centrale:
160E, 200E, 220EX, 300EZ, 380EX, 420EZ e 430EZ.

Unità Speedlite con luce ausiliaria in grado di coprire fino a cinque punti AF:
540EZ.

Unità Speedlite con luce ausiliaria in grado di coprire fino a sette punti AF:
420EX.

Unità Speedlite con luce ausiliaria in grado di coprire fino a nove punti AF:
430EX e 430EX II.

Unità Speedlite con luce ausiliaria in grado di coprire fino a 45 punti AF (area):
550EX, 580EX, 580EX II e ST-E2 (trasmettitore wireless E-TTL ad infrarossi) [vedi nota sulla EOS 30/33 sotto].

Unità Speedlite con luce ausiliaria in grado di coprire fino a 61 punti AF (area):
600EX e 600EX-RT.

Unità Speedlite con luce ausiliaria a luce bianca ad incandescenza:
MR-14EX e MT-24EX.

Unità Speedlite sprovviste di luce ausiliaria per assistenza AF:
90EX*, 270EX*, 270EX II*,300TL, 320EX**, 480EG e ST-E3-RT (trasmettitore wireless E-TTL ad onde radio).

* Queste unità si comportano come i flash integrati, cioè emettono degli impulsi di luce bianca dalla lampada principale.

** Questa unità è dotata di una seconda parabola contenente un LED a luce bianca continua per funzionare da faretto quando si registrano filmati. Questo LED bianco è anche utilizzato come luce AF ausiliaria emettente impulsi come le unità flash integrate.

Note particolari su fotocamere e luci AF ausiliarie.

In linea di massima solo le EOS analogiche più vecchie sono dotate di una vera e propria luce AF ausiliaria. Le analogiche più recenti e tutti i corpi digitali si limitano ad emettere degli impulsi dal flash incorporato (se presente) in modo da fornire una rudimentale luce AF ausiliaria.

– EOS 3000, 500, 10 e 5:
[cit]questi vecchi corpi non attivano mai la luce AF sui flash esterni, utilizzano solo il led integrato nel corpo macchina.
Nel caso della 10 e della 5 la ragione di questo comportamento è che all’epoca nessun flash esterno prodotto da Canon era in grado di coprire tutti e tre i punti AF di cui esse sono dotate. La EOS 10, inoltre, ha una peculiarità. I suoi due punti AF esterni, infatti, sono costruiti in modo da riconoscere le line orizzontali e non verticali come consuetudine, mentre le luci AF dei flash esterni erano costruite per funzionare solo con i sensori per linee verticali. Purtroppo queste limitazioni furono troppo conservative e restrittive, infatti le unità flash messe in commercio di lì a poco erano perfettamente in grado di coprire più di un punto AF, ma questi corpi sono rimasti relegati all’uso della sola luce AF integrata, anche selezionando il solo punto centrale. Come aggravante, esiste anche la possibilità che questi led integrati possano essere coperti dai paraluce degli obiettivi.
Per consolazione resta solo da dire che, se non altro, i led integrati nel corpo macchina erano potenti quasi quanto quelli installati nei flash esterni.[/cit]

– EOS 300, 30/33 ed altri modelli NON dotati di led rosso integrato nel corpo:
[cit]e’ sempre possibile usare la luce AF delle unità esterne se si vuole evitare i fastidiosi lampi emessi dal flash integrato. Alcuni degli Speedlite più compatti sono abbastanza piccoli da entrare agevolmente nelle borse fotografiche, purtroppo però i più piccoli in assoluto non supportano i punti AF multipli limitandosi al centrale. Il trasmettitore ST-E2 copre tutti i 45 punti della EOS 3, tutti i punti della D30 e D60 e cinque dei sette punti della EOS 30/33, quindi è l’accessorio migliore se siete interessati alla luce ausiliaria AF. E’, però, anche una maniera relativamente scomoda e costosa (specialmente per lo ST-E2) per porre rimedio alle lacune della fotocamera, ma questi sono i fatti.
Con le EOS 30/33 è, in ogni caso, più conveniente dotarsi di un flash esterno perché questa fotocamera ha una funzione personalizzabile che permette di disabilitare il flash esterno senza però disattivare la luce AF.[/cit]

– EOS D30 e D60:
[cit]la principale debolezza dei queste fotocamere digitali (ottime sotto tutti gli altri aspetti) è la poca sensibilità del loro AF, in particolare con poca luce. Molti possessori di D30 e D60 portavano con se uno ST-E2 e lo usavano come luce ausiliaria nelle situazioni di scarsa luce. Altri preferivano il 550EX impostandolo in TTL. In modalità TTL il 550EX non emette il lampo, ma la luce ausiliaria funziona lo stesso. Si tratta di due soluzioni costose, ma si possono usare anche dei flash piccoli ed economici come il 160E o il 200E con la limitazione di coprire con la luce ausiliaria solo il punto AF centrale.[/cit]

– EOS 30/33 o EOS 30V/33V:
[cit]questa fotocamera possiede sette punti AF, cinque di essi sono allineati e gli altri due sono uno sotto e l’altro sopra il centrale. Lo Speedlite 550EX e lo ST-E2 però sono precedetti alla EOS 30/33 e nonostante coprano perfettamente i 45 punti dei modelli professionali, non sono del tutto compatibili con il modulo AF della 30/33 e tralasciano il punto superiore ed inferiore dei sette. Questa mancanza è dovuta al fatto che questi due dispositivi proiettano un disegno orizzontale nell’area della lettura, ma i due punti incriminati sono fatti per rilevare le linee verticali. Gli Speedlite 420EX, 580EX e 580EX II (ed altri successivi) possono coprire correttamente tutti i sette punti della EOS 30/33.[/cit]

Fotocamere con luce AF assistiva LED rossa integrata nel corpo:
EOS 10, EOS 5, EOS 100 ed EOS 50/50e.

Fotocamere con luce AF assistiva bianca ad incandescenza integrata nel corpo:
EOS 500, EOS 3000, EOS 3000N, EOS D30 ed EOS D60.

Fotocamere con “finta” luce AF assistiva (flash integrato pulsante):
EOS 300, EOS 30/33, EOS 30V/33V, EOS 300V, EOS 10D, EOS 20D, EOS 20Da, EOS 30D, EOS 40D, EOS 50D, EOS 60D, EOS 60Da, EOS 300D, EOS 350D, EOS 400D, EOS 450D, EOS 500D, EOS 550D, EOS 600D, EOS 650D, EOS 1000D, EOS 1100D ed EOS 7D.

Fotocamere senza luce AF assistiva:
EOS-M, EOS 650/620/600, EOS 750/850, EOS RT, EOS-1, EOS 1000/1000F, EOS 1000N/1000FN, EOS 5000, EOS 500N, EOS IX, EOS IX 7, EOS-1N, EOS-1N RS, EOS 3, EOS-1v, EOS-1D, EOS-1Ds, EOS1D Mark II, EOS-1D Mark IIN, EOS-1D Mark III, EOS-1Ds Mark II, EOS-1D Mark III, EOS-1Ds Mark III, EOS 5D, EOS 5D Mark II, EOS-1D Mark IV, EOS-1D X, EOS 5D Mark III, EOS-1D C, EOS 6D.

7.5 Compensazione dell’esposizione flash (FEC)

Ci sono occasioni in cui potreste voler regolare la potenza del flash in modo che sia superiore o inferiore a quella impostata in fabbrica sui mezzitoni e che la fotocamera pensa cosa voi vogliate. Per esempio, una scena principalmente bianca o nera ingannerà il sensore, ed in questo caso potreste voler scavalcare la misurazione del flash. Questa è la compensazione dell’esposizione flash (nota nei vecchi manuali Canon come controllo del rapport fill-in oppure controllo del livello flash).
Come esposto in precedenza, un uso molto comune del flash è quello di schiarire le ombre e ridurre il forte contrasto provocato dal sole. Aggiungere un piacevole riflesso negli occhi del soggetto è un altro uso tipico. Per queste occasioni, potreste voler ridurre la potenza del flash di uno o due stop grazie al programma di compensazione flash integrato nella fotocamera in modo da non inondare la scena con il lampo e bruciare il viso de soggetto o eliminare del tutto le ombre. Oppure potreste voler ottenere un una foto con luce dura come erano le foto dei paparazzi all’epoca dei flash monouso. In questo caso potete aumentare la potenza del flash tramite la compensazione. Oppure potreste voler scavalcare del tutto la misurazione automatica per fronteggiare situazioni difficili da calcolare per i sistemi automatici. Foto di matrimoni con uomini in smoking in mezzo a grandi stanze oppure una donna vestita di bianco vicino ad una torta anch’essa bianca sono tipici esempi.
La FEC è regolabile in passi da mezzo stop o in terzi (dipende da fotocamera e flash) e si può applicare in direzione positiva (più luce dal flash) o negativa (meno luce), in generale fino a tre stop. Ricordate che, sulle fotocamere che ne sono dotate, la FEC è completamente indipendente dalla normale compensazione dell’esposizione (sulle fotocamere senza FEC vengono regolate esposizione e flash all’unisono). E’ possibile, ad esempio, impostare la FEC a + 1 stop e la compensazione dell’esposizione a – 2 stop nello stesso momento.
Esattamente come per le altre regolazioni, aggiungere uno stop significa raddoppiare la potenza e viceversa.
Modificare la FEC altera la potenza del flash, non la distanza a cui si scatta (vedi la sezione sul numero guida per maggiori dettagli).
Come già descritto, le EOS applicano automaticamente una riduzione della potenza del flash in caso di forte luce ambientale. Quindi può non essere necessario impostare alcun parametro di compensazione FEC, soprattutto se state utilizzando il sistema E-TTL anziché il TTL. E-TTL in genere è considerato migliore quando si tratta calcolare un lampo di riempimento in caso di luce ambientale loto forte. Probabilmente vorrete fare alcuni test per vedere come la vostra fotocamera funziona in combinazione con il flash. Ricordate che ogni compensazione FEC si sommerà a quello che la fotocamera potrebbe calcolare automaticamente.
Molte fotocamere professionali e semi-professionali sono dotate di una funzione personalizzabile per disabilitare la riduzione automatica del fill-in flash. Si tratta di una opzione utile quando si fotografano degli oggetti illuminati da dietro e non si vuole la riduzione automatica.

Fotocamere che disabilitano la riduzione automatica del flash fill-in con con relativa funzione cf.n:
EOS 5 -> cf.n 16;
EOS-1N -> cf.n 14;
EOS-1N RS -> cf.n 14;
EOS 3 -> cf.n 14;
EOS-1v -> cf.n 14;
EOS D30 -> cf.n 10;
EOS-1D -> cf.n 14;
EOS D60 -> cf.n 10;
EOS-1Ds -> cf.n 14;
EOS-1D Mark II -> 14;
EOS-1Ds Mark II -> cf.n 14;
EOS 20D -> cf.n 14;
EOS-1D Mark IIN -> cf.n 14;
EOS 20Da -> cf.n 14;
EOS 30D -> cf.n 14;

7.6 I corpi/flash dotati di funzione FEC

Non tutti i fotografi EOS possono avvalersi della funzione FEC. La sua disponibilità dipende dal corpo macchina e dal flash a disposizione. Molte fotocamere di fascia media supportano questa funzione per il flash integrato, e molti modelli amatoriali non lo fanno. Inoltre bisogne ricordare che la FEC non è utilizzabile nelle modalità scena, indipendentemente dalla fotocamera in vostro possesso, è una funzione riservata alle modalità P, Av, Tv ed M.

Per poter utilizzare la funzione FEC sui flash esterni si deve cadere in uno dei seguenti casi:

– la fotocamera supporta flash esterni dotati di funzione FEC e il flash esterno può ricevere i comandi relativi alla funzione FEC;

– tutte le EOS (tranne la 650, 620, 750 e 850) e un flash che integri i comandi per l’impostazione della FEC, cioè gli Speedlite 430EZ, 430EX, 430EX II, 540EZ, 550EX, 580EX, 580EX II, 600EX, 600EX-RT, MR-14EX e MT.24EX.

La prossima sezione contiene le liste esatte di flash e fotocamere con le relative caratteristiche.

Per esempio, pensate di avere un EOS 30 ed uno Speedlite 420EX. In questo caso potete usare i controlli del corpo macchina per impostare la FEC sul flash esterno.
Se invece immaginiamo di avere una EOS 100 ed uno Speedlite 540EZ. Questa volta non potrete usare i comandi FEC del corpo macchina, perché esso non invia i segnali al flash (è l’unica EOS dotata di comandi per la compensazione Flash che non li comunica all’unità esterna), però il 540EZ consente di impostare la compensazione direttamente tramite i suoi comandi, di conseguenza la FEC resta a vostra disposizione.
Se invece possedete una EOS 500N ed uno Speedlite 380EX siete sfortunati. La fotocamera non invia i comandi FEC al flash, e quest ultimo non è dotato di comandi indipendenti. Per questo non potrete regolare direttamente la compensazione flash, potrete solo ingannare la misurazione flash modificando le impostazioni ISO.
Alcuni corpi macchina mostrano il valore della FEC nel mirino, altri lo fanno solo nel display (dorsale o sulla spalla). Se il vostro flash è dotato di display LCD potete leggere l’impostazione della FEC direttamente su di esso. Ricordate anche che, se il vostro flash è dotato di impostazioni FEC, la sua regolazione sarà l’unica impiegata scavalcando quella impostata sulla fotocamera (se presente).

7.7 Lista dei corpi macchina/flash compatibili con la FEC

Fotocamere che non supportano la FEC:
EOS EF-M, EOS 650, EOS 620, EOS 750 ed EOS 850.

Fotocamere che supportano la FEC solo se accoppiate ad un flash esterno dotato di comandi indipendenti:
EOS 600, EOS RT, EOS 700, EOS-1, EOS 10, tutta la serie 1000, EOS 300, EOS 300V, EOS 500, EOS 500N, EOS 5000, EOS 3000, EOS 3000N, EOS IX, EOS IX 7 ed EOS 300D*.

Fotocamere che supportano la FEC per il flash incorporato ed esterno solo se dotato di comandi indipendenti:
EOS 100.

Fotocamere che supportano la FEC per il flash incorporato ed esterno (anche senza comandi indipendenti):
EOS 5, EOS 50/50e, EOS 30/33, EOS 30V/33V, EOS D30, EOS D60, EOS 10D, EOS 20D/20Da, EOS 30D, EOS 40D, EOS 50D, EOS 60D/60Da, EOS 7D, EOS 350D, EOS 400D, EOS 450D, EOS 500D, EOS 550D, EOS 600D, EOS 650D, EOS 1000D ed EOS 1100D.

Fotocamere senza flash integrato ma che supportano la FEC per il flash esterno:
EOS-M, EOS-1N, EOS-1N RS, DCS 1/2/3, D2000, D6000, EOS 3, EOS-1v, EOS-1D, EOS-1Ds, EOS-1D Mark II, EOS-1D Mark IIN, EOS-1Ds Mark II, EOS-1D Mark III, EOS-1Ds Mark III, EOS-1D Mark IV, EOS-1D X, EOS-1D C, EOS 5D, EOS 5D Mark II, EOS 5D Mark III, EOS 6D.

Fotocamere che mostrano il livello dell’esposizione flash in una scala a fianco del mirino:
solo le fotocamere della serie 1.

Unità Speedlite con controlli indipendenti per la FEC:
430EX, 430EX, 430EX II, 540EZ, 550EX, 580EX (rotella), 580EX II (rotella), 600EX (rotella), 600EX-RT (rotella), MR-14EX e MT-24EX.

* La 300D per come usciva dalla fabbrica non era in grado di supportare la FEC, venne però trovata una maniera per aggiungere questo programma grazie ad una modifica firmware. In questa maniera è possibile rendere la 300D compatibile con questa funzione.

7.8 Ingannare il flash per ottenere la FEC sui corpi non compatibili (solo per fotocamere analogiche)

E’ possibile ottenere una finta FEC se la vostra coppia fotocamera/flash non la supportasse. Si tratta “semplicemente” di alterare le impostazioni della sensibilità ISO della pellicola. Ricordo che modificando le impostazioni della compensazione AE si altererebbero sia la misurazione ambientale che quella flash.
Per prima cosa è necessario effettuare la misurazione della luce ambientale ed impostare manualmente tempo di esposizione e diaframma, a questo punto si passa ad impostare manualmente la sensibilità ISO (la maggior parte delle EOS lo consenstono).
Riducendo la sensibilità rispetto alla pellicola installata otterrete un lampo di intensità maggiore, mentre aumentando la sensibilità otterrete un lampo di intensità minore. Ragionando in termini di STOP potete decidere di quanto modificare l’informazione sulla sensibilità e così facendo otterrete l’effetto di provocare manualmente la compensazione dell’esposizione flash.
Naturalmente ci sono degli svantaggi in questo modo di operare. Primo, si tratta di modificare impostazioni scomode e per le quali dovete immaginare l’interfaccia. Secondo non dovete assolutamente dimenticare di regolare la giusta sensibilità ISO dopo aver scattato la foto, altrimenti rovinereste l’esposizione di tutte le altre foto del rullino. Terzo, se la vostra fotocamera non permette l’impostazione manuale della sensibilità della pellicola, anche questa soluzione è del tutto impraticabile.

7.9 Bloccaggio dell’esposizione flash (FE-L)

I corpi EOS di tipo A (quelli compatibili con la misurazione E-TTL), quando impiegano i flash serie EX supportano il blocco dell’esposizione flash (FE-L). Questa funzione permette di effettuare la misurazione, ricomporre l’inquadratura e solo dopo scattare la foto, e permette di ottenere esposizioni corrette in condizioni difficili. Canon introdusse questa funzione già nel 1986 con la T90 in accoppiata con lo Speedlite 300TL, ma poi abbandono questa tecnologia con l’introduzione delle prime EOS. Si dovette aspettare fini al 1995 con la EOS 50/50e e il sistema E-TTL per tornare ad utilizzare il FE-L.
La FE-L funziona emettendo il pre-lampo quando si preme il tasto AE-L (blocco dell’esposizione automatica) o si preme un tasto apposito (che è presente solo sui modelli professionali e consente di impostare i blocchi AE-L e FE-L indipendentemente). La fotocamera calcola i dati per l’esposizione flash (basati sul punto AF impostato o sul centrale) e li conserva per 16 secondi o per il tempo in cui si tiene premuto a metà il pulsante di scatto. Durante questo periodo di tempo è possibile ricomporre l’inquadratura o modificare il tempo di scatto (eliminando i dati AE-L che erano stati calcolati). Se il simbolo del flash lampeggia nel mirino, siete troppo lontani dal soggetto.
Il FE-L è quindi molto utile quando si deve mettere a fuoco un soggetto che non cade sotto i punti AF o se si stanno inquadrando oggetti molto riflettenti che possono ingannare i sensori della fotocamera, o anche quando il soggetto è in movimento. E’ utile anche quando volete basare l’esposizione flash su degli oggetti che non volete cadano sotto ai punti AF.
Il difetto più grosso della funzione FE-L è che si basa sull’emissione del pre-flash e in alcuni casi è possibile che i soggetti pensino che la foto sia stata scattata prima che l’otturatore si apra effettivamente.
Se mettete a fuoco e ricomponete semplicemente, è possibile che il soggetto non venga ben illuminato perché la lettura viene basata sulla posizione del punto AF attivato. Per evitare questo inconveniente usate il FE-L.
Alcune fotocamere hanno una funzione personalizzabile (cf.n 8 sulla EOS 50/50e e 30/33) che permette di scegliere se basare la misurazione parziale collegandola al punto AF centrale (impostazione di fabbrica) oppure al punto AF attivato. Ricordate che per poter utilizzare il FE-L, il flash deve essere impostato in modalità E-TTL, con altre impostazioni essa non funzionarà.

Fotocamere che supportano il FE-L:
tutte le EOS di tipo A.

Fotocamere che sono dotate di pulsante FE-L dedicato:
EOS 3, EOS-1v, EOS-1D, EOS-1Ds, EOS-1D Mark II, EOS-1D Mark IIN, EOS-1Ds Mark II, EOS-1D Mark III, EOS-1Ds Mark III ed EOS-1D Mark IV.

Fotocamere che sono dotate di pulsante cui è possibile assegnare la funzione FE-L:
EOS 10D, EOS 7D, EOS 5D MarkIII, EOS-1D X, EOS-1D C.

Unità Speedlite che supportano la FE-L in accoppiata ad un corpo tipo A:
tutti i modelli della serie EX.

La T90 e lo Speedlite 300TL supportano la FE-L, ma solo se usati conguintamente tra loro. I protocolli FE-L usati in seguito sono incompatibili con quelli adottati in questo caso, quindi il 300TL non supporterà la FE-L se montato sulle fotocamere EOS, e gli Speedlite EX non supporteranno la FE-L se montati sulla T90.

 

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