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Ottobre 30, 2020 alle 7:12 pm #1865811bubbinoPartecipante
[quote=”GianMauro” post=683757]Parliamo di cose diverse.
Profili e spazio colore non sono la stessa cosa.
Quando scrivevo di Lr mi riferivo al profilo colore non allo spazio. Quando ho parlato della macchina fotografica (che fra l’altro può anche essere profilata come un monitor o una stampate) mi riferivo allo spazio… Riferendomi a quello registrabile dal sensore. Mi risulta che al massimo è Adobe RGB… Ma non è cmq un problema, potei sbagliarmi.
Per quanto riguarda la stampa lo spazio colore anche in presenza di più colori è il CMYK ma anche qui… Non sono problemi che riguardano gli utenti… ma il SW… Converte lui gli spazi tra periferiche.
Per quello che riguarda invece la post.. dipende.
Se utilizzi un monitor con spazio colore Adobe RGB .. chiaramente vedrai delle modifiche differenti rispetto allo stesso monitor impostato con uno spazio colore più piccolo (sempre che si possa fare), se invece utilizzi un monitor sRGB ma usi un file con spazio colore Adobe RGB la variazione dei colori su quella fetta di colori non riproducibili.. non li vedrai cmq e quindi il discorso non vale, almeno in questi termini. La differenza invece vale tra RAW, JPEG e/o tiff. In questo caso a prescindere dallo spazio colore, la post eserciterà un effetto demolitivo sulle informazioni del JPEG e non sul TIFF. Quindi ottima cosa salvare
per la stampa il TIFF[/quote]
e qua torniamo al problema iniziale, se il mio file tif lo prende il laboratorio di stampa e me lo converte in jpg in termini di stampa posso avere delle alterazioni?Ottobre 30, 2020 alle 3:45 pm #1865809bubbinoPartecipanteda quello che mi ricordo un file RAW non è un file immagine nel senso comune del termine, è solo un insieme di dati che può essere trasformato in immagine quindi i file RAW non ha uno spazio colore associato. RGB. Il gamut totale di un file RAW tipico è più grande di quello di questi spazi colore, srgb, adobe rgb, prophoto.
Lightroom utilizza sempre il suo spazio colore di default, ProPhoto RGB. Camera RAW, invece, vi permette di scegliere lo spazio colore da utilizzare tra sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB. Lightroom, più “democraticamente” decide che è meglio utilizzare solo e soltanto ProPhoto.
Poi il discorso si fa complesso, in post produzione dicono di utilizzare spazi colori ampi in modo di non tagliare quasi nulla dei dati colore, anche se a monitor ci saranno colori che si vedranno e colori che non si vedranno, e la stessa cosa anche per la stampa poi ci sono colori riproducibili a monitor ma non in stampa e al contrario.
in poche parole il laboratorio mi dice che per la stampa chimica sRGB stampa a getto d’inchiostro (fine art) prophoto RGB o Adobe RGB, dove la foto non ha informazioni sRGBOttobre 27, 2020 alle 8:10 pm #1865802bubbinoPartecipante[quote=”lovis1″ post=683748]Se si lavora con lo stesso profilo é buona cosa, la catena del colore prevede comunque anche monitor calibrati, profilo carta ecc…[/quote]
certamente, poi la stampa differisce anche il laboratorio usa stampanti su carta termica o stampanti in quadricromi e esacromia, per non parlare delle stampe non su carta.
quello che non vorrei che succedesse è che il file tif con un profilo colore adobe rgb 98 a 16 bit venga trasformato dal laboratorio in un jpg quindi 8 bit con icc srgb per la stampa.Ottobre 27, 2020 alle 7:55 pm #1865800bubbinoPartecipante[quote=”lovis1″ post=683746]Uso Photoshop, ma penso che neanche sul tuo programma si possa salvare in quello spazio colore. Puoi impostarlo come spazio colore di lavoro, ma non puoi salvare in quel metodo. Quello spazio di lavoro si imposta nel sofware solo per lavorare i file in quanto limita i danni che inevitabilmente si producono con una lavorazione pesante o comunque importane degli stessi.
Bisogna precisare comunque che se anche fosse possibile i file prodotti non sarebbero comunque stampabili con quelle sfumature di colore in quanto la stampante stessa non è in grado di riprodurli. Anche a livello di monitor di media qualità quello spazio colore non viene riprodotto e comunque anche nel caso di prodotti più costosi questo sarebbe di poca utilità visto che in stampa questa particolarità verrebbe resa vana.[/quote]
Ho capito quello che mi vuoi dire, quindi la cosa ideale è sapere quale profilo colore utilizza il laboratorio di stampa farselo dare importarlo su ps e lavorare con quello per creare il file di stampa.Settembre 16, 2020 alle 7:59 pm #1865704bubbinoPartecipante[quote=”Angor” post=683668]non puoi aspettarti la qualità di un 600f4L, ovviamente, ma il rapporto non è diretto col costo: ho un pentacon 200f4 che trovi a meno di 50 euro, la qualità è inferiore al 70-200f4 canon, ma non pensare che sia 10 volte inferiore.
non mi stupirei se la definizione finale della foto fosse più che soddisfacente a 400mm…dei dubbi mi vengono a 800 visto che c’è un duplicatore di focale che, si sa, a volte sono veramente orribili.
io non faccio foto di questo tipo, altrimenti l’avrei già preso, almeno per togliermi la curiosità: sono “solo” 100 euro, che alla peggio puoi poi rivendere senza problemi a 50.[/quote]
Giusto hai ragione alla fine l’ho trovato ad 89,99 credo che lo prenderò.
Settembre 16, 2020 alle 7:12 pm #1865702bubbinoPartecipantequesti che ho indicato io il diaframma è variabile e completamenti senza automatismi da usare in manuale, quello che mi spaventa è la qualità della foto in termini di nitidezza.
Luglio 10, 2020 alle 5:22 pm #1865393bubbinoPartecipanteHai perfettamente ragione, ma vedendo che della stesso tipo ci sono tre modelli differenti ha indotto in me la curiosità di sapere il motivo.
quando andai dall’oculista per la prima volta gli dissi che secondo me ci vedevo bene e lui mi rispose lei non sa cosa vuol dire veder bene, in effetti quando provai la lente giusta era tutto un altro mondo.Luglio 9, 2020 alle 10:24 pm #1865387bubbinoPartecipanteGrazie per le risposte, ci penserò un po’ per bene facendo una ricerca approfondita.
Luglio 9, 2020 alle 10:21 pm #1865386bubbinoPartecipanteho in dotazione con la 600d oltre al citato 18-135
il 50ino 1.8
il 18-10
il 24 pankrate
il 18-55 ereditato dalla eos 400d (che ho ancora perfettamente funzionante e che uso nelle occasioni di avere una macchina leggera)
il 80-200 ereditato da una canon a pellicola
ho anche un 35-80 non funzionante.
ho anche una serie di tubi di prolunga.Luglio 6, 2020 alle 3:53 pm #1865362bubbinoPartecipanteGrazie per la risposta, il mio vale la pena era si economico, ma soprattutto qualitativo.
per adesso come ottica mi va bene così visto che i video non sono la mia passione…Giugno 18, 2020 alle 9:57 am #1865255bubbinoPartecipante[quote=”Albo49″ post=683307]Se non riesci con i sw canon, prova con il software gratuito: digicamcontrol.[/quote]
ho provato ma non ho la possibilità di fare il live view con la mia reflex, infatti non è tra le fotocamere compatibili.
il software pero mi piace.Giugno 17, 2020 alle 1:21 pm #1865251bubbinoPartecipante[quote=”adrianoebarbara” post=683312]Guarda, sinceramente, come già ti ho detto, l’ho collegata una sola volta al PC, ma ricordo che quello che inquadrato lo vedevo a monitor.
Ora ti ripeto, non ricordo se vedevo le impostazioni di scatto.[/quote]
con che modello di reflex?
Giugno 17, 2020 alle 8:54 am #1865248bubbinoPartecipantemi rispondo da solo, credo che con la 400d non sia possibile vedere l’inquadratura in tempo reale perchè non ha il live view, qualcuno può confermare.
Giugno 17, 2020 alle 8:08 am #1865247bubbinoPartecipanteho recuperato i cd originali e ho provveduto ad installare il software con gli ultimi aggiornamenti software, il primo problema che ho riscontrato è che per alcuni software tipo eos utility non mi dava l’aggiornamento per windows 10, quindi ho dovuto installare la versione per windows 7. La più grande delusione è stata quando collegando collegando la reflex al pc e lanciando il programma eos utility non avevo l’anteprima dell’immagine e neanche i dati esposimetrici figuriamoci la messa a fuoco, in pratica fotografavo al buio.
mi direte ma perchè questi dati non te li sei impostati sulla reflex prima? il problema è che per il lavoro che voglio andare a fare guardare nel mirino ogni volta è un tantino problematico, non avessi questo problema avrei continuato a fotografare con telecomando senza coinvolgere il pc. secondo voi è un problema di software o un problema dei limiti della 400d, proverò comunque il software digicamcontrol.Giugno 16, 2020 alle 12:01 pm #1865235bubbinoPartecipantenon mi sono accorto che qualche tempo fa avevo già posto questo quesito, e mi avete risposto che col software in dotazione dovrei riuscire a scattare in remoto, bene il problema è recuperare i cd originali del software fare gli aggiornamenti del caso perchè nel frattempo ho cambiato il pc.
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